Vai al contenuto

Francia, a pochi giorni dalla riapertura, molte scuole chiudono: troppi casi sospetti

Dalla Francia non arrivano notizie incoraggianti sulla riapertura. A pochi giorni dalla – sorprendete e forse avventata – riapertura decisa dal governo, in Francia molte scuole hanno dovuto rimandare i bimbi a casa e chiudere i battetti per sospetti casi di coronavirus. La questione era assai prevedibile. Almeno da questo punto di vista, quindi, in Italia è stata presa la decisione giusta. Come riporta Fanpage, “da quando gli istituti hanno ripreso la loro attività l’11 maggio scorso, i controlli su personale scolastico e alunni è stato costante visto che si tratta di un luogo molto sensibile e rischioso. Proprio i controlli però hanno fatto emergere diversi casi sospetti, imponendo subito lo stop alle attività didattiche come prevede il protocollo stabilito dalle autorità sanitarie francesi”.

Come segnala Le Parisien, in Francia negli ultimi giorni “diverse scuole hanno dovuto affrontare la chiusura forzata a causa di casi sospetti di Covid-19 tra insegnanti e personale, sia in zone più a rischio sia in aree considerate zone verdi. A Parigi addirittura l’allarme è scattato a causa di un bimbo che presentava i possibili sintomi della malattia. In attesa dei test, le scuole interessate hanno chiuso i battenti ma se nelle prossime ore i casi sospetti venissero confermati come positivi a covid-19, i locali scolastici dovranno essere disinfettati e tutte le persone venute in contatto con loro dovranno essere identificate e testate a loro volta”.

L’allerta infatti è massima tanto che alcune scuole sono state costrette a ripartire più tardi dell’’11 maggio proprio a causa di sospetti casi di contagio tra il personale che doveva essere impegnato. “In altri istituti le riaperture sono state ritardate a causa delle proteste degli insegnanti che temono contagi o comunque e sottolineano l’impossibilità di sottostare alle misure di contenimento”.

“Se coloro che ci governano pensano che possiamo rispettare tutto questo alla lettera, non ha senso riaprire affatto” hanno spiegato alcuni insegnanti in riferimento alle rigide misure previste dalla Francia come il distanziamento sociale nei corridoi e il restare seduti sui banchi per tutto il tempo. Anche in Italia, dunque, è bene meditare con attenzione prima di prendere decisioni di cui ci potremmo pentire a stretto giro.

 

Ti potrebbe interessare anche: Gianni Letta torna in campo: telefonate a Conte per avvicinare Berlusconi al governo