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Meloni alla festa dell’Aeronautica, Furio Colombo la demolisce: “Molto parafascista”

Giorgia Meloni partecipa alla festa per i 100 anni dell’Aeronautica militare italiana e puntuali esplodono le polemiche. A far arricciare il naso ai critici del premier di centrodestra è la sua decisione di recarsi in piazza del Popolo a Roma, dove i militari dell’Arma Azzurra hanno allestito un villaggio temporaneo in cui è presente anche un caccia F35. La Meloni monta sull’aereo da guerra tra centinaia di flash dei fotografi e acclamata da una piccola folla di giovanissimi studenti. Una scena che fa letteralmente indignare Furio Colombo. Ospite di Myrta Merlino nell’ultima puntata de L’aria che tira, l’ex direttore dell’Unità ne dice di tutti i colori alla leader di Fratelli d’Italia parlando di atto “molto parafascista”.
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Furio Colombo Meloni parafascista
Furio Colombo contro Giorgia Meloni

Furio Colombo contro Meloni “parafascista”

“Le operazioni di recupero dei corpi di alcuni migranti morti in mare avvenivano lo stesso giorno e nelle stesse ore nelle quali Giorgia Meloni faceva da pilota su un caccia F35 in piazza del Popolo con classi di bambini organizzate in modo da gridare e cantare ‘Giorgia Meloni, Giorgia Meloni’. – questa l’accusa lanciata da Furio Colombo al premier durante L’aria che tira – Una cosa di una tristezza immensa. Una sciocchezza molto parafascista quella di celebrare la leader sull’aereo da caccia”, chiosa indignato il giornalista.

A quel punto è la stessa conduttrice Myrta Merlino a fargli umilmente presente che “era la festa dell’Aeronautica, Furio”, lasciando intendere che la Meloni non abbia fatto niente di male, almeno stavolta. E che anche secondo lei non si può fare un collegamento diretto tra il premier che monta su un F35 e la strage di migranti avvenuta a Cutro. Ma Furio Colombo è un fiume in piena ormai inarrestabile.

“Lo so, ma intanto non si riusciva a portare a riva il corpo di una persona morente. – affonda ancora il colpo parlando proprio della strage di Cutro – E pochi giorni prima c’erano i peluche di bambini morti, perché non si era fatto in tempo a salvarli né con gli F35, né senza. Quando succedono cose di questa gravità se ne prende nota, se ne parla coi cittadini. Le due circostanze io le metterei in parallelo, perché se io ho il giusto dovere di partecipare alla celebrazione dell’Aeronautica non dimentico quel che accade nel mio Paese, di cui sono la responsabile”, insiste ancora Furio Colombo concludendo il suo intervento contro la “parafascista” Meloni. Leggi anche: Fosse Ardeatine, bufera su Giorgia Meloni