
Una svolta significativa nel caso Garlasco è stata annunciata con la decisione di Andrea Sempio di revocare il mandato al suo storico difensore, l’avvocato Massimo Lovati. Questa scelta ha modificato gli assetti della difesa, con la nomina del nuovo legale, l’avvocato Liborio Cataliotti, affiancato dall’avvocata Angela Taccia, da tempo legata professionalmente e personalmente al cliente. Taccia ha preso posizione pubblicamente sul cambiamento e sulle implicazioni di questa nuova fase processuale.
Una nuova strategia difensiva e la sfida della pressione mediatica
Angela Taccia ha definito la situazione attuale come una “vera e propria guerra legale”, in attesa della desecretazione degli atti. Ha sottolineato la tranquillità di Andrea Sempio, basata sulla «forza dell’innocenza» e sulla fiducia reciproca consolidata da vent’anni di amicizia e collaborazione professionale. Secondo Taccia, la strategia difensiva richiede un impegno costante e rigoroso, senza lasciarsi condizionare dalla pressione mediatica, che spesso veicola informazioni distorte o interpretazioni errate.

La priorità è mantenere la concentrazione e rispondere con fermezza alle sfide, proteggendo l’immagine del cliente e smontando eventuali falsità. Taccia ha evidenziato l’importanza di un intervento mediatico calibrato per non compromettere la percezione pubblica di Andrea Sempio, elemento cruciale nel contesto di una vicenda giudiziaria così complessa.
Motivazioni della revoca del mandato a Massimo Lovati
La decisione di revocare il mandato a Lovati è stata definita da Taccia «veramente sofferta», ma ritenuta necessaria in quanto la fiducia del cliente sembrava venir meno. Pur riconoscendo le indubbie capacità professionali di Lovati, Taccia ha evidenziato come le sue priorità fossero cambiate, con frequenti rinvii di riunioni strategiche e una maggiore attenzione a impegni televisivi piuttosto che alla difesa di Andrea Sempio.

Questo atteggiamento ha minato irreparabilmente la fiducia tra cliente e avvocato. Taccia, tuttavia, ha espresso gratitudine verso Lovati per il ruolo avuto nella sua formazione professionale e per aver insegnato che la decisione finale spetta sempre al cliente.
Il nuovo assetto difensivo e le analisi genetiche
Nel rinnovato team di difesa figura anche il consulente Armando Palmegiani, che ha denunciato un attacco mediatico immediato a seguito della sua nomina, soprattutto per alcune sue dichiarazioni riguardanti il DNA di Andrea Sempio. Palmegiani ha precisato che la questione centrale non è tanto l’attribuzione del DNA, quanto la sua origine, aspetti che saranno chiariti dalla genetista incaricata Denise Albani.

Palmegiani ha confermato la posizione difensiva secondo cui Andrea Sempio non sarebbe entrato nella casa dei Poggi il 13 agosto 2007, ma la sua ultima presenza sarebbe datata al 4 agosto sera, giustificando così la possibile presenza di alcune tracce biologiche. L’incarico affidato alla genetista Albani segna un passaggio cruciale per la verifica delle ipotesi di contaminazione del DNA e per la definizione di un nuovo capitolo nella lunga vicenda giudiziaria.