
Il caso delitto di Garlasco è nuovamente al centro delle indagini giudiziarie. Il 17 giugno, il tribunale ha dato inizio all’incidente probatorio, una fase determinante che si concluderà con la presentazione della relazione degli esperti il 24 ottobre. L’attenzione si concentra sui reperti e sulle impronte disponibili, elemento cruciale per fare luce su uno dei casi di cronaca più discussi degli ultimi vent’anni.
Analisi di Impronte e Reperti in Ambienti Controllati
I periti selezionati, Denise Albani, genetista, e Domenico Marchigiani, specialista in dattiloscopia, hanno il compito di esaminare i reperti ancora presenti, già studiati nei laboratori della Polizia scientifica. Le operazioni si svolgono in un ambiente protetto per salvaguardare l’integrità delle prove: i consulenti delle parti restano vicini ai reperti mentre gli avvocati osservano da dietro un vetro, prevenendo qualsiasi contaminazione.
Prima dell’inizio delle analisi, è stato prelevato il DNA di tutti i consulenti per garantire la precisione della procedura. Parte del materiale era stato utilizzato in precedenti esami o restituito alle famiglie coinvolte, aumentando così il valore di ciò che rimane.

Prime Operazioni e la Sorpresa dell’Acetato
Durante la prima giornata di analisi, come osservato da Marzio Capra, consulente della famiglia Poggi, è stato campionato circa il 50% delle impronte disponibili. Il resto sarà esaminato il 19 giugno. Un aspetto inaspettato è emerso riguardo le fascette para-adesive: le impronte, infatti, non sono su queste, ma su fogli di acetato.
Questa scoperta è sorprendente poiché i 35 para-adesivi erano considerati elementi chiave. Tuttavia, le impronte su supporti di acetato risultano leggibili e utilizzabili, secondo Capra, un dettaglio cruciale per l’indagine.
Traccia 10: Senza Sangue
Tra le impronte più rilevanti vi è la traccia 10, trovata nel 2007 sulla porta d’ingresso della villetta di Garlasco. Mai attribuita a nessuno, ora sembra esclusa dalla scena del crimine: l’assenza di sangue rende improbabile l’associazione all’assassino, che si presume sia uscito senza lavarsi le mani. La difesa di Alberto Stasi ha richiesto una nuova verifica nella speranza di ottenere prove a favore.
Impronta 33: Assenza di Intonaco
L’impronta 33, rilevata sulla scala interna della villetta, è stata recentemente attribuita ad Andrea Sempio. Tuttavia, l’assenza di intonaco solleva dubbi sulla sua affidabilità. Questo dettaglio potrebbe influenzare l’interpretazione della prova a livello investigativo.

Prossimi Passi in un’Indagine Ancora Aperta
L’incidente probatorio continuerà con l’analisi dei reperti rimanenti, inclusi quelli recuperati dalla spazzatura e già esaminati in passato. In un caso caratterizzato da cambiamenti di rotta legale, ogni dettaglio può essere determinante per confermare o contraddire le teorie formulate nel tempo.
Le aspettative sono elevate per l’udienza del 24 ottobre, quando i periti presenteranno le loro conclusioni al giudice. Sarà il momento per capire se queste nuove analisi potranno ridefinire, almeno in parte, la verità sul delitto di Garlasco.