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Garlasco, la terribile ipotesi dietro l’omicidio. Si scopre in queste ore

Riemerge sotto una nuova luce un’ipotesi tanto misteriosa quanto inquietante sul caso di Chiara Poggi, assassinata a Garlasco il 13 agosto 2007. Dopo anni di oblio, prende corpo la teoria di un nesso tra quel tragico evento e una serie di episodi oscuri avvenuti nella stessa area della Lomellina, in provincia di Pavia.

Questa ipotesi è stata nuovamente sollevata da una denuncia presentata nel settembre 2017 dall’avvocata Giada Bocellari, all’epoca patrocinante di Alberto Stasi insieme all’avvocato Fabio Giarda. Nella sua testimonianza, raccolta dai carabinieri di Milano, la legale ha menzionato presunti atti persecutori e sospetti pedinamenti, collegandoli alle sue indagini sul caso.

Chiara Poggi

Chiara Poggi e le Ombrie di una Setta: Nuove Rivelazioni

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Agi, la denuncia include riferimenti a possibili legami con ambienti vicini al satanismo, messaggi minatori ricevuti tramite social media, e contatti con presunti veggenti che avrebbero avvertito Bocellari dei “pericoli” delle sue investigazioni. Un incontro programmato a Milano con uno di questi individui fu cancellato senza spiegazioni, alimentando il sospetto di un più ampio e complesso contesto.

Chiara Poggi

Al centro dell’ipotesi vi sono otto suicidi, avvenuti tra il 2008 e il 2014 nei comuni di Garlasco e dintorni, molti dei quali mai completamente chiariti. Tra questi, episodi con dinamiche anomale: il suicidio di un giovane legato a Chiara Poggi, l’omicidio di un’anziana madre in circostanze mai spiegate e altri casi con dettagli che, secondo la denuncia, sollevano dubbi sulla loro reale natura. L’avvocata Bocellari non ha mai affermato esplicitamente l’esistenza di una “regia occulta”, ma ha suggerito che alcune di queste morti potrebbero essere collegate a rituali o ambienti deviati.

Tre figure emergono dalle indagini informali della difesa: Corrado Cavallini, medico curante di Andrea Sempio, morto nel 2012 per un’iniezione letale; Giovanni Ferri, meccanico trovato con polsi e gola tagliati, che avrebbe incontrato Chiara il giorno della sua morte; e un amico di Sempio, morto impiccato nel 2016. Sebbene tutti questi casi siano stati classificati come suicidi, continuano a sollevare perplessità. In particolare, la vedova di Ferri ha più volte espresso pubblicamente dubbi sulla versione ufficiale, ipotizzando un silenzio imposto a chi sapeva troppo.

L’avvocata Bocellari non propone verità assolute, ma invita a indagare oltre l’apparente tranquillità di una provincia del Nord Italia, dove sotto la superficie potrebbero nascondersi ombre inquietanti. Se confermato, il legame tra questi eventi potrebbe aprire nuove prospettive sull’omicidio di Chiara Poggi e sulle dinamiche sociali e criminali della zona. Spetta ora alla magistratura fare chiarezza su un mosaico che si arricchisce di elementi tanto oscuri quanto inquietanti.

Resta da determinare se si tratti solo di coincidenze suggestive o se il delitto di Garlasco debba essere visto in un contesto più ampio e sinistro. Sicuramente, questa pista riaccende i riflettori su un caso che, a quasi diciotto anni di distanza, continua a sfidare una soluzione definitiva che soddisfi giustizia, opinione pubblica e familiari della vittima.

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