
In una Pavia avvolta da una pioggia incessante, il Palazzo di Giustizia diventa teatro di nuove speranze investigative. È il 20 maggio 2025 e il caso del delitto di Chiara Poggi riaccende l’attenzione mediatica con interrogatori simultanei di tre persone chiave.
Interrogatori in tre sedi diverse
Alle 14:00:
- Andrea Sempio, indicato come possibile “colpevole alternativo”, si trova in Procura a Pavia.
- Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara e attualmente in regime di semilibertà, affianca Sempio.
- Marco Poggi, fratello della vittima e amico di Sempio, partecipa in videoconferenza da Venezia.
Il pm Luca Tescaroli e i suoi magistrati chiedono ai tre di ricostruire gli eventi del 13 agosto 2007, tra cui le chiamate sospette in via Pascoli e le incongruenze negli alibi, come lo scontrino del parcheggio di Vigevano.
Ricerca dell’arma del delitto
I carabinieri sono impegnati nella ricerca del martello nelle acque di un canale a Tromello, mentre effettuano perquisizioni nelle abitazioni di Sempio, dei suoi genitori e di amici come Roberto Freddi e Mattia Capra. Il ritrovamento di un martello “interessante” potrebbe fornire prove genetiche cruciali.
Intanto, l’ex Generale del Ris, il genetista Luciano Garofano, sottolinea l’importanza di un “profilo maschile” ancora incerto. La giornata potrebbe portare a rivelazioni che riscriveranno le indagini, mentre l’attesa a Pavia è palpabile.
14.14 – Dichiarazioni del legale di Stasi
“Risponderemo a tutte le domande che ci verranno poste”, ha dichiarato l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, ai cronisti prima di entrare nel palazzo di giustizia. “Non so se questa vicenda sarà riscritta, ma siamo impegnati a ridisegnarla con fiducia”.
10.59 – Ipotesi di “delitto in concorso”
I pm interrogano i tre sui dettagli di quella notte, con Sempio indagato “in concorso”. Devono chiarire la natura della loro relazione con Chiara e se vi sia stata collaborazione.
08.09 – Sempio sul luogo del delitto
La scena del crimine descrive un’aggressione rapida: Chiara, in pigiama, apre la porta a un volto conosciuto, viene colpita, trascinata e poi spinta giù per le scale. Nessun segno di effrazione o violenza sessuale. Le prove indicano la presenza di Sempio sul luogo del delitto, basandosi su DNA, dati telefonici e testimonianze riesaminate.