Conclusasi oggi, 14 maggio, l’operazione di dragaggio nel canale di Garlasco, effettuata dai Vigili del Fuoco nell’ambito delle nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, ha portato al recupero di un martello definito “interessante” dagli investigatori. L’iniziativa, coordinata dalla Procura di Pavia, non ha tuttavia portato al ritrovamento dell’attizzatoio precedentemente indicato dai carabinieri come possibile arma del delitto.

Durante le operazioni subacquee sono stati recuperati ulteriori oggetti metallici e frammenti vari, attualmente al vaglio della Polizia Scientifica. Fonti investigative mantengono un atteggiamento di massima cautela: al momento, non è possibile stabilire se i materiali rinvenuti abbiano un collegamento diretto con la notte del 13 agosto 2007, quando Chiara fu tragicamente uccisa nella villetta di via Pascoli.

La fase di ricerca in acqua si conclude con questi recuperi, ma l’inchiesta prosegue con un’analisi dettagliata di tutto il materiale sequestrato. Gli esami di laboratorio potranno rivelare se il martello — o altri reperti — presentino impronte, tracce di DNA o segni compatibili con la dinamica dell’omicidio, offrendo così nuovi elementi per far luce su uno dei casi di cronaca nera più complessi degli ultimi anni.