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Chi è la ragazza che Salvini ha dato in pasto ai suoi fan-elettori sui social

Salvini ci ricasca: prende una persona, la mette sui suoi social e la consegna alla barbarie dei propri fan e dei propri elettori. Nella mattinata del 4 marzo, gli account del ministro dell’Interno hanno infatti rilanciato la foto di una ragazza dai capelli rossi scattata durante la manifestazione contro il razzismo organizzata a Milano nella giornata di sabato 2 marzo. Il vicepremier, commentando con un ‘ironico’ “che gentil signora” e un emoticon sorridente, ha pubblicato la fotografia della giovane, ritratta con in mano il cartello “Meglio buonista e puttana che fascista e salviniana”.

Ovviamente i suoi follower si sono scatenati commentando con ogni tipo di epiteto l’immagine. Non è la prima volta che accade, già in passato il ministro dell’Interno ha dato in pasto le fotografie di manifestanti anti-governo permettendo ai propri fan ed elettori di insultarle in qualsiasi maniera, senza alcun tipo di moderazione. È successo di nuovo oggi con Giulia Viola Pacilli.

Giulia, rispetto agli altri manifestanti finiti negli screenshot del ministro dell’Interno, ha una particolarità: è già la seconda volta che viene rilanciata da Salvini per i suoi cartelli. Ha 22 anni, vive a Vanzago, in provincia di Milano, e nella vita lavora a teatro. Dopo un corso professionalizzante per attori, adesso insegna teatro e sta portando in giro uno spettacolo intitolato “Voi quella notte, voi c’eravate”, dedicato a Gelsomina Verde, una vittima innocente di camorra.

“Era il febbraio del 2018. Dopo quello che era successo a Macerata, con l’attacco di un uomo avvolto nella bandiera italiana a delle persone di colore, erano state organizzate delle manifestazioni contro il razzismo. Io avevo partecipato a quella di Milano. Era un movimento molto spontaneo, apartitico. I fan di Salvini mi hanno insultata per mesi”.

“Sono stata bombardata da messaggi terribili, insulti, minacce di morte e di violenza, anche auguri di malattie terminali. Mi hanno scritto privatamente, su Facebook Messenger. Appena è scoppiata la bomba ho cercato di tutelare la mia privacy su Facebook. L’anno scorso ci stavamo muovendo per denunciare. Un’avvocatessa del movimento ‘Non Una di Meno’ mi aveva aiutato a capire cosa fare. Io avevo fatto le segnalazioni e bloccato i contatti ma poi, per una questione di tempo, non si era fatto nulla”.

“Vediamo adesso cosa succede dopo che Salvini ha ripubblicato la foto. Il tema di questa manifestazione era lo stesso dell’anno scorso e mi sembrava l’occasione più adatta per rispondere in maniera diretta a tutti quelli che mi avevano insultata per mesi, tra l’altro dandomi della buonista e della puttana. Il mio messaggio era: preferisco essere così che come siete voi. Non mi fate paura, vado avanti a sostenere quella che, al momento, è una battaglia per i valori umanitari. Non capisco perché Salvini si ostini così tanto a voler fermare la storia”.

 

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