Giorgia Meloni e Antonio Tajani non si presenteranno in veste di testimoni all’udienza del processo sulla morte di Giulio Regeni. Lo scorso 13 febbraio il gup aveva dato il via libera alla testimonianza in aula del presidente del Consiglio e del ministro degli Esteri. Ma i due hanno deciso di non presenziare per motivi di opportunità che al momento rimangono incomprensibili. Ma la decisione della Meloni indigna e manda su tutte le furie i genitori di Giulio, ucciso barbaramente in Egitto alcuni anni fa.
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Meloni non testimonierà al processo per Giulio Regeni
L’Avvocatura dello Stato ha comunicato ai giudici che Meloni e Tajani non possono essere ascoltati come testimoni, perché le domande e le risposte dovevano riguardare gli incontri avuti con il governo egiziano e il presidente Al Sisi. La stessa Avvocatura che però è parte civile nel procedimento contro gli agenti segreti egiziani accusati delle torture e dell’omicidio di Giulio Regeni.

“Il contenuto dei colloqui si inscrive nell’abito delle relazioni di politica internazionale e riguarda attività svolta nell’esercizio di uno delle più rilevanti prerogative dell’azione di governo, nella sua più specifica accezione di politica estera. – scrive l’Avvocatura in una nota – Secondo la prassi internazionale costantemente applicata dagli Stati, i contenuti dei colloqui, bilaterali o plurilaterali, fra i rappresentanti di governo, non possono essere divulgati se non attraverso comunicati congiunti e condivisi. La divulgazione dei medesimi contenuti senza il consenso dello Stato estero interessato potrebbe incidere sulla credibilità nella comunità internazionale: il contenuto dei colloqui non è divulgabile perché c’è un segreto che non può essere violato”.