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Reddito di cittadinanza, Conte avverte: “Abolirlo? Dovranno passare sul mio cadavere”

Giuseppe Conte ne ha per tutti. Il leader del M5S rilascia un’intervista a Luca Telese sul primo numero del settimanale The Post Internazionale-TPI, in uscita giovedì 17 settembre. La maggiore preoccupazione di Conte resta la strenua difesa del reddito di cittadinanza. Misura ‘bandiera’ del Movimento che diversi leader politici, tra cui Matteo Renzi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, hanno proposto di abolire. A loro riserva fendenti durissimi. I tre esponenti politici vengono bollati come dei “garantiti”.

Foto Palazzo Chigi/Filippo Attili/LaPresse 04-02-2019 Roma – ItaliaPolitica Giuseppe Conte e Luigi Di Maio alla Presentazione del Reddito di CittadinanzaDISTRIBUTION FREE OF CHARGE – NOT FOR SALE – Obbligatorio citare la fonte LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

L’intervista di Luca Telese, almeno stando alle anticipazioni fornite dallo stesso TPI, comincia subito forte. “Abolire il reddito di cittadinanza? Se vogliono riuscirci dovranno passare sul mio cadavere”. Così Giuseppe Conte risponde in maniera decisa ad una domanda sul destino del reddito di cittadinanza. Matteo Renzi, infatti, ha proposto di indire un referendum allo scopo di abolirlo. “Li aspetto al varco”, è la replica secca di Conte a questa intenzione.

“Noi daremo battaglia, e io sarò in prima fila per difendere il reddito di cittadinanza”, rassicura il leader pentastellato. A suo modo di vedere, quella scatenata da alcune forze politiche è “una guerra contro i più deboli vigliacca e miope”. Poi, Conte decide di prendere di petto i suoi colleghi contrari al reddito di cittadinanza. “Renzi, Salvini, Meloni. Se lei guarda le loro biografie, scopre che tutti e tre, fin da ragazzi, campano di politica. Vivono da decenni di rendite garantite”, affonda il colpo l’ex premier.

Foto Palazzo Chigi/Filippo Attili/LaPresse 04-02-2019 Roma – ItaliaPolitica Giuseppe Conte e Luigi Di Maio alla Presentazione del Reddito di CittadinanzaDISTRIBUTION FREE OF CHARGE – NOT FOR SALE – Obbligatorio citare la fonte LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

Passando ad altri argomenti, Conte ricorda come, quando sedeva a Palazzo Chigi, “la trattativa in Ue sul Recovery Fund fu lunga, stressante, molto difficile”. In quell’occasione, conclude, “la partita decisiva si giocò in quattro giorni e quattro notti del luglio 2020. E, per quel che mi riguarda, in nove minuti di intervento nel consiglio europeo, in cui capii che era in gioco tutto”.

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