Giuseppe Conte indagato a Bergamo insieme a Roberto Speranza e ad altri pezzi grossi del Cts per i presunti errori nella gestione dell’emergenza legata allo scoppio della pandemia di Covid nel 2020. In molti puntano il dito contro l’ex premier e il suo governo che non avrebbe dichiarato per tempo la zona rossa nei Comuni di Alzano e Nembro, ritenuti il primo focolaio del virus. Stavolta però ad andare controcorrente è chi meno te l’aspetti. Si tratta del giornalista Giuliano Ferrara che, con un articolo pubblicato sul Foglio, difende a spada tratta Conte e ne chiede persino la nomina a senatore a vita.
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La proposta di Ferrara: “Conte senatore a vita”
“Ma questo avvocato Conte è stato veramente un gran figo. – premette Giuliano Ferrara nel suo editoriale in cui chiede che il leader del M5S sia nominato senatore a vita – Più leggiamo le chat da cui si evince che virologi, politici, funzionari, accademici, zanzarologi, amministratori sanitari a vario titolo a fine febbraio del 2020 non ci stavano a capire un tubo, perché il Corona era una vera emergenza, è stato agli inizi un vero mistero ambulante, più si rivaluta il fatto certo che il presidente del Consiglio chiuse l’Italia per decreto la notte del 7 marzo del 2020. Oggi dovrebbe essere festa nazionale”, ci mette il carico il giornalista.

“In tanti si fecero un sacco di scrupoli. – prosegue Giuliano Ferrara – Poi hanno capito, anche in base al nostro esempio. E hanno chiesto ai cittadini investiti da una crisi pandemica lo stesso atto di sottomissione alla dea della Necessità che lo stato italiano aveva primo al mondo rilevato come necessario, urgente, a decorrenza immediata dall’alba dell’8 marzo”. Secondo Ferrara, il premier britannico Boris Johnson, “esitò tanto, pensando al gregge e alla sua immunità, da ritardare di un paio di settimane o più le chiusure, per poi ammalarsi e rischiare la ghirba fino al riscatto dei party di Downing Street, al numero 10, che gli sono costati un pezzo di carriera”.