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“Gli assassini sono due”. Chiara Poggi, la nuova tesi dell’esperto

Emergono nuovi elementi nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 18 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco. Nonostante la condanna di Alberto Stasi, le indagini sono state riaperte con l’iscrizione di Andrea Sempio nel registro degli indagati. Un esperto di balistica ha avanzato l’ipotesi che il delitto possa essere stato commesso da due persone.

Secondo quanto riportato dal sito Il Tempo, Enrico Manieri, esperto in balistica e bloody pattern analysis, ha presentato nuove prove a sostegno della teoria dei due assassini. Il consulente ha evidenziato la presenza di tracce di suole diverse sul luogo del delitto, suggerendo la partecipazione di un secondo individuo.

Chiara Poggi Due Assassini

Chiara Poggi, l’ipotesi dei due assassini: cosa è emerso ora

Manieri ha spiegato che davanti alla porta a libro che conduce alla scala della taverna di casa Poggi sono visibili tracce di suole con risalti rettangolari, diverse da quelle a pallini già note. Le impronte, non repertate né analizzate in precedenza, si trovano sul primo gradino della scala e su un lato della stessa, accanto a una proiezione di sangue catalogata come numero 44 nella consulenza tecnica del Ris di Parma del 2007.

Chiara Poggi Due Assassini

Le impronte sono quasi perpendicolari a un’impronta palmare repertata come numero 33. L’esperto ha descritto come la conformazione particolare della scala, che curva dopo il primo gradino riducendo lo spazio di appoggio, potrebbe aver causato difficoltà di equilibrio a chi stava scendendo, spiegando così la presenza delle tracce di suola appoggiate anche lateralmente.

Manieri ha escluso che tali tracce possano essere state lasciate da personale delle forze dell’ordine, poiché nessuna delle 27 paia di scarpe consegnate agli investigatori presenta suole con risalti rettangolari. Le impronte sembrerebbero invece compatibili con un paio di scarpe marca Mister Valentino numero 43, trovate nel sacco di vestiti rinvenuto undici giorni dopo l’omicidio.

Infine, l’esperto ha riferito che il test con il Luminol aveva rilevato due aree di luminescenza sulle scarpe, poi non confermate dal successivo test Combur. Queste scarpe non furono più considerate e, secondo alcune fonti, sarebbero state distrutte.

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