Vai al contenuto

Governo, il nodo programma: “Passi avanti ma ancora nodi da sciogliere”

Salvo bocciature clamorose dalla piattaforma Rousseau, il programma che suggellerà la nascita del governo giallorosso è ormai quasi pronto. Servirà ancora un ultimo incontro per definire gli ultimi punti, poi arriverà l’atteso via libera. “Sono stati fatti passi avanti con un programma serio per la ripresa degli investimenti – ha spiegato il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio alla fine del vertice – ma è un lavoro che deve essere completato, alcuni nodi sono ancora sul tavolo”. 


E proprio questi nodi dovranno essere sciolti nel giro delle prossime ore, nel nuovo vertice che segnerà un’intesa tra le due forze politiche. Programma che a questo punto, diversamente da quanto inizialmente ipotizzato, non sarà pubblicato in versione integrale su Rousseau, la piattaforma su cui gli iscritti da almeno 6 mesi potranno dire la loro sull’esecutivo giallorosso presieduto da Giuseppe Conte.In tarda serata il premier incaricato Giuseppe Conte, dopo aver sottoposto la bozza di programma alla delegazione di Leu, ha incontrato nuovamente le delegazioni del Pd e del M5s per discutere della squadra di governo, ancora in via di definizione. Al tavolo si sono seduti Stefano Patuanelli e Vincenzo Spadafora per i 5 Stelle e Dario Franceschini e Andrea Orlando per i dem. A quest’ultimo potrebbe andare il ministero degli Esteri.Nel documento programmatico sono entrati punti cari al Pd, come il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori e la riforma della legge elettorale di tipo proporzionale. Tra le altre questioni su cui le due forze politiche hanno trovato una convergenza c’è poi il salario minimo e la riforma costituzionale con modifica dei numeri dei parlamentari e dei regolamenti.

Passi in avanti dunque, “abbiamo lavorato bene” sono convinti i dem. Ma ci sono ancora delle questioni lasciate in sospeso, sulle quali occorrerà trovare un’intesa prima che nel Palazzo risuoni il gong del tempo scaduto. Una tra tutte, l’immigrazione: il Pd chiede un cambio di passo radicale.

Il popolo grillino cambia rotta: per il 51% degli elettori, il governo giallorosso va fatto