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Europa, vergognati! In Grecia lacrimogeni contro donne e bambini

L’Europa svela un’altra volta il suo lato peggiore. Quello del respingimento, della guerra tra poveri, quello della disumanità. Siamo arrivati al punto di bombardare con i lacrimogeni i migranti, molti dei quali bambini di piccola età, che rischiano il soffocamento. Le immagini raccolte dalla giornalista Jenan Moussa, e postate su Twitter, mostrano ciò che stanno facendo le autorità greche, che da giorni respingono con la forza i richiedenti asilo assiepati lungo il confine con la Turchia. Respingono. In ogni modo, con ogni mezzo. Soprattutto quello della violenza.

Ma quel che preoccupa ancor di più è che dai governi dell’Europa, così come da quello Usa, finora sono arrivate solo parole di sostegno all’azione di Atene. È questa l’Europa che vogliamo? Il sogno in cui credevamo? La crisi diplomatica scoppiata con la Turchia dopo la strage di soldati turchi a Idlib, nuovo fronte di guerra tra la Ankara e la Siria, sta mettendo in crisi due continenti. Secondo Erdogan, l’Ue starebbe voltando le spalle ad Ankara in questo conflitto, favorendo il governo di Damasco e i suoi alleati, in primis la Russia.

E per tutta risposta, ha deciso di protestare togliendo il blocco ai confini con l’Ue stabilito nel 2016 sulla base di un accordo da 6 miliardi con Bruxelles: l’accordo, promosso dalla Germania, prevedeva che Ankara si occupasse dell’accoglienza dei migranti, in particolare dei siriani in fuga dalla guerra. Il patto ha funzionato per qualche tempo, ma da mesi la Turchia lamenta da parte dell’Ue ritardi nei pagamenti. E quindi… In tutto questo, Ankara si è infilata nella crisi in Libia e ha allungato le mani sui giacimenti di gas al largo di Cipro.

Mosse che hanno alzato le tensioni con l’Ue mentre oltre 130mila migranti stanno raggiungendo la Grecia, la quale ha predisposto polizia ed esercito a presidiare la frontiera. 40mila migranti sono già arrivati sulle isole greche nell’ultimo anno. Germania, Austria, Ungheria, e altri Paesi membri hanno fatto sapere di non essere intenzionati a farsi carico degli eventuali nuovi arrivi dalla Turchia. Mentre i vertici Ue esprimono solidarietà ad Atene, dando indiretto appoggio a misure che, secondo l’Onu, non violano solo le regole internazionali sui rifugiati, ma anche quelle della stessa Unione europea.

Come riporta Today, del dramma dei migranti, finiti senza colpe tra due fuochi, in pochi sembrano curarsi, se non le solite ong umanitarie. “Le misure disumane che le autorità greche stanno intraprendendo per impedire alle persone di entrare nel Paese sono uno spaventoso tradimento delle responsabilità sui diritti umani della Grecia e metteranno a rischio la vita di chi fugge”, ha detto Amnesty International. Sulla stessa linea Medici senza frontiere: “Gli Stati membri dell’Ue devono fornire un sistema di asilo funzionante, smettere di intrappolare le persone in condizioni orribili”, ha detto Stefano Argenziano, coordinatore delle operazioni di Msf in Grecia.

 

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