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A Grosseto il sindaco di destra impone il “presepe obbligatorio” in ogni scuola

Strane notizie arrivano da Grosseto. Il sindaco e la giunta si impegnano “affinché all’interno di ogni scuola comunale e del palazzo comunale sia allestito in vista delle prossime festività un presepe, ben visibile e di consone dimensioni”. Un obbligo di presepe, dunque. Ne dà oggi notizia Francesca Ferri su Il Tirreno. A Grosseto, dunque, vige “l’obbligo di presepe” nelle scuole comunali e dentro al municipio. La decisione arriva dal consiglio comunale che in mattinata ha votato a maggioranza una mozione presentata da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e gruppo misto (di cui fa parte un consigliere di CasaPound). Famiglie e associazioni dovranno essere coinvolte e, se le scuole sono al verde, il Comune di Grosseto provvederà con 500 euro alle spese.

Non è la prima volta che la giunta di centrodestra, guidata da Antonfrancesco Vivarelli Colonna, porta simboli religiosi cristiani all’interno di edifici municipali. Scrive Ferri: “Appena insediatasi, la giunta fece attaccare il crocifisso in sala consiliare. Stavolta la mozione ‘pro presepe’ arriva dopo la protesta di una mamma di Paganico – paesino, tra l’altro, appartenente a un comune vicino a quello di Grosseto, Civitella Paganico – che si era lamentata per il no delle maestre dell’asilo alla sua richiesta di far portare al figlio una palla di Natale con disegnato un presepe. Le maestre si erano successivamente dette disponibili, ma la polemica è arrivata fin nell’aula consiliare del capoluogo”.

I partiti promotori motivano la proposta nel significato ‘ampio’ del presepe: “Non è un simbolo religioso riguardante la tradizione cristiana, ma fa parte della nostra storia”, ha detto il consigliere di Fratelli d’Italia Andrea Guidoni presentando la mozione. Contraria l’opposizione, a partire dalla consigliera del Pd Catuscia Scoccati, cattolica praticante, secondo cui spetta ai dirigenti scolastici redigere il piano di inclusione dei propri alunni, anche di religioni diverse, e secondo cui “il senso di indirizzo e di comunità non avviene attraverso l’imposizione”. Daniela Lembo (M5s) parla di “provocazione” più che di “esigenza reale”.

Anche perché, di fatto, nelle scuole comunali di Grosseto i presepi ci sono già, nessuna esclusa. Lo ha confermato in commissione consiliare l’assessora ai servizi educativi Chiara Veltroni. “A quale funzione pedagogica assolve questa mozione e il suo livore?”, chiede perciò la lista Mascagni sindaco attraverso il capogruppo Carlo De Martis. Nessuno ha mai contestato né negato l’allestimento di un presepe nel Comune di Grosseto. La stessa Veltroni ha chiarito che in tutte le scuole i presepi ci sono.

“Questa mozione, che pretende di fare realizzare coattivamente presepi già realizzati, ha il solo obiettivo di svilire il lavoro dei pedagogisti svolgono nell’interesse dei bambini e di trasformare i bambini e il contesto in modo cinico nell’ennesimo strumento di consenso e propaganda per alimentare la politica dell’intolleranza che tanto vi spiace e che è l’unico argomento politico di cui disponete”, conclude De Martis.

 

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