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Guccini scoop: “Baglioni ha rifiutato mia canzone sui migranti. Dio è morto cantata male”

Guccini tuona, piove su mezza Italia. “‘Dio è morto’ è la mia canzone di cui han fatto più versioni”. Ecco, l’hanno appena riproposta anche all’ultimo Sanremo Baglioni e Ligabue. Guccini va giù duro: “Se il Liga ha provato a impegnarsi, Baglioni proprio no. Ha pure sbagliato a prendere la nota alta, si vedeva che non gliene fregava niente”. Il cantautore peraltro non ha digerito la presunta bocciatura comminata a un brano da lui proposto per il Festival dell’ anno scorso, da far eseguire a Enzo Iacchetti “I migranti” (circostanza però negata da Baglioni).

“La canzone è stata bocciata”, ribadisce secco Guccini. Ma l’ultimo Sanremo l’ha visto? “Poco, non mi piacciono quei pezzi tutti uguali, una strofa e subito il ritornello a salire”. Però si sarà accorto della guerra di religione intorno a Mahmood, per molti sostenuto dalle “élite”, mentre Ultimo sarebbe invece “il favorito” del popolo…

“Sciocchezze”, taglia corto “le giurie non si parlavano, come avrebbero fatto a mettersi d’ accordo?”. Salvini stava con il romano: il ministro ha confessato di apprezzare anche Guccini in passato. “Ah sì? Piacevo anche alla Meloni, mi invitò a una festa del suo partito e declinai. Siccome sembro un anarchico rivoluzionario pensano di potermi ascrivere alle loro idee rivoluzionarie. Sempre che ne abbiano, si sbagliano. E comunque piacevo anche ai cattolici, io che non credo”.

Non ama neppure i Cinque Stelle: “Hanno verità assolute, come gli altri che non credono nell’evoluzionismo. Io ho sempre praticato il beneficio del dubbio, loro mi pare di no. Oltre a essere faciloni su tutto, con frasi apodittiche tipo ‘abbiamo abolito la povertà’, come se, chessò, si potessero eliminare i borseggiatori”.

Poi Guccini si fa più serio. “C’è odore di regime quando si inizia a parlare a nome di tutti gli italiani. Guardi Salvini, se qualcuno a uno dei suoi trentamila comizi dissente, lui lo addita dandogli del compagno (anche se potrebbe essere un liberale), intimandogli di portare tot migranti a casa sua: facevo anch’io così ai concerti con i contestatori e se il giochino riusciva, il resto del pubblico li metteva a tacere. Sì, è furbo Salvini…”.

Quale brano descriverebbe meglio Guccini oggi? “‘Libera Nos Domine’: un signore immaginario spazzava via tutto quello che non mi piaceva. Ne avrei bisogno oggi”. Anche noi, Francesco.

 

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