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Guerra civile per una partita di calcio

All’origine degli scontri lungo l’A1 un agguato teso da un gruppo di ultrà del Napoli ai romanisti in transito per raggiungere Milano: ne è nato poi un lancio reciproco di sassi e lacrimogeni. Una vera e propria guerra civile. L’autostrada del Sole è rimasta bloccata nel tratto aretino, tra Monte San Savino e Arezzo per scontri degni degli anni Settanta tra tifosi scoppiati poco dopo le 13:00.

I tifosi della Roma stavano andando a Milano per la partita con il Milan, quelli del Napoli stavano andando a Genova per la partita delle 18. Gli scontri si sono verificati nell’area della stazione di sosta di Badia Al Pino, scenario dell’omicidio di Gabriele Sardi. Un ferito, è stato portato all’ospedale di Arezzo.

La polizia, per scongiurare ulteriori situazioni di pericolo, ha bloccato anche il traffico autostradale all’altezza del chilometro 364, per poco più di un’ora. In corso l’identificazione di tifosi romanisti e napoletani: alcuni tifosi sarebbero scesi dalle macchine incappucciati e vestiti di scuro. Avevano bastoni e lanciavano petardi e fumogeni verso l’area di servizio dove c’erano altri tifosi che rispondevano tirando altri fumogeni e bottiglie di vetro. 

Dalle 13:00 è stata chiusa la corsia nord dell’A1, ma con ogni probabilità sarà chiusa anche in direzione sud. Pesanti le ripercussioni sul traffico, particolarmente intenso in questo tratto. Si registrano 12 chilometri di coda in prossimità dell’area di servizio Badia Al Pino, mentre in direzione di Roma si è formata una coda a partire da Arezzo. Intorno alle 14:45 la situazione è tornata alla normalità.