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Guerra in Ucraina, l’ambasciatore Stefanini: “Rovesciare Putin è possibile”

È possibile rovesciare Vladimir Putin? La risposta dell’ambasciatore Stefano Stefanini è positiva, anche se con le dovute cautele. L’ex consigliere diplomatico del presidente emerito Giorgio Napolitano e rappresentante italiano alla Nato rilascia una lunga intervista a Il Messaggero in cui spiega come si potrebbe arrivare ad un cambio alla guida del regime a Mosca.

Vladimir Putin

“La Germania ha chiesto di convocare il G7. Richiesta utile e opportuna. – dichiara l’ambasciatore intervistato da Il Messaggero – Il G7 è il fulcro dell’appoggio occidentale a Kiev e di fronte a un’escalation è bene che ci si parli. Ma ai fini di una trattativa è monco, non ha presa su Mosca. Per una trattativa internazionale e il negoziato devono essere i Paesi che la Russia sente vicini o neutrali a fare pressione. Quello che conta più di tutti è la Cina. Il 16 ottobre si aprirà il Congresso che incoronerà Xi Jinping vita natural durante. E speriamo che la seconda potenza mondiale si rimetta a fare politica estera”.

Secondo Stefanini l’Occidente dovrebbe reagire all’aggressione dell’Ucraina “continuando a dare segnali a Mosca perché non pensi di usare le armi nucleari: ci sarebbe un’adeguata risposta, sia pure non nucleare”. Per quanto riguarda i negoziati invece, “non possiamo dire noi all’Ucraina cosa fare o non fare. Il ponte di Kerch era un legittimo obiettivo militare, non come i missili russi che colpiscono indiscriminatamente le città e sono una vendetta. È quello il terrorismo di Stato, non un attentato a un ponte sul quale passano i tank, che fa tre morti e non è stato rivendicato da Kiev. E poi la Crimea non è territorio russo”.

“Sul campo di battaglia gli ucraini mantengono l’iniziativa. – spiega il diplomatico – Putin ha in mente di fermarli, guadagnare tempo, e dopo l’inverno buttare sul fronte tutte le risorse che sarà riuscito a mettere insieme. La mobilitazione non gli servirà, cosa possono fare coscritti mandati alla guerra controvoglia? Putin vuole premere sull’Occidente, specie sull’Europa, al fine di sgretolarne il sostegno all’Ucraina. Le bollette saliranno, avremo il razionamento. A Mosca c’è un’insoddisfazione comprensibile per la guerra che va male, c’è chi accusa i vertici militari. Gli altri tacciono per paura. Non sapremo mai se Putin verrà rovesciato prima che succeda. Magari una notte succederà e la sera prima non l’avremo saputo. Se qualcuno ha in mente di fare un golpe, ci riuscirà solo se nessuno lo avrà saputo prima. Ma Putin ha creato un sistema di pretoriani solidissimo”, conclude.

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