Vai al contenuto

Ucraina, Severgnini sorprende la Gruber: “È evidente come andrà a finire”

Lilli Gruber sorpresa e spiazzata da Beppe severgnini. Succede durante l’ultima puntata di Otto e mezzo, il talk show che la giornalista conduce tutte le sere su La7. Il collega del Corriere della Sera espone la sua teoria sulla fine della guerra in Ucraina. Ma la conduttrice sembra stupita dalle sue parole e gli domanda perché secondo lui “è evidente come andrà a finire”.

Beppe Severgnini e Lilli Gruber

“Quando Putin minaccia l’Occidente come ha fatto oggi, evocando anche l’utilizzo di armi, non si corrono dei rischi troppo grossi?”, domanda la conduttrice al suo ospite. “Certo i rischi ci sono ed è vero che la guerra è cambiata e ad un compromesso si dovrà arrivare in qualche modo. – replica Severgnini – Però questo continuo ricorrere alla minaccia di armi nucleari secondo me è un segno della disperazione di Putin e di Lavrov”.

“Qui stiamo parlando di un Paese, non il più ricco del mondo, anche se molto armato, contro 40 democrazie ricche, avanzate e organizzate. Quindi, come va a finire questa storia è abbastanza evidente”, sentenzia Severgnini. Ma a quel punto la Gruber lo interrompe stupita. “Scusami Beppe, ti interrompo solo un secondo, noi seguiamo tutte le sere l’evolversi della guerra in Ucraina, ma perché dici che è evidente come andrà a finire?”, gli domanda a bruciapelo.

“Ma perché non c’è storia. 40 democrazie organizzate contro la Russia. A Ramstein c’erano Israele, Usa e Nato. È evidente chi è più forte a lungo andare. Economicamente, militarmente e strategicamente. Il punto è non umiliare i futuri sconfitti. – ribadisce allora Severgnini – Penso che prima di dare l’ordine di usare un’arma nucleare tattica lo stesso Putin ci penserà non una ma cento volte. È possibile che il suo ordine non venga eseguito, perché occorrono più persone a schiacciare quel bottone e tutti sanno quali sarebbero le conseguenze, anche per la Russia”, conclude.

Potrebbe interessarti anche: Otto e mezzo, scontro Travaglio-Severgnini: “Concentrato di odio contro l’America”