Una vera e propria rivolta, quella che scuote un Movimento Cinque Stelle più agitato che mai. Con i militanti sul piede di guerra e determinati a sfidare il loro leader, Luigi Di Maio, tornato tra le braccia di Alessandro Di Battista e sempre più lontano dalle posizioni di Beppe Grillo. L’alleanza col Pd, inizialmente accolta con entusiasmo, è stata presto rinnegata e adesso il leader maximo è di fatto più un avversario dei dem che di Salvini, al quale invece pare tornato a strizzare l’occhio. Una situazione insostenibile, per molti parlamentari, che hanno addirittura dato vita a un documento per mettere nero su bianco il loro malcontento.a quanto racconta La Repubblica, alla Camera si sono riuniti i 14 capigruppo nelle diverse commissioni del Movimento 5 stelle. Ed è stato durante quella riunione, seguita a una serie di scambi in una chat riservata, che uno di loro ha tirato fuori un messaggio subito recapitato a Luigi Di Maio: “Se i toni non cambiano, se a guidare le danze dev’essere Alessandro Di Battista e i retroscena che ci danno pronti per il voto non vengono smentiti, faremo firmare a tutti un documento per sfiduciare il capo politico”.

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