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I dubbi del Financial Times su Draghi: “Meglio premier o al Quirinale?”

Mario Draghi sarebbe perfetto come nuovo presidente della Repubblica italiana. Ma, allo stesso tempo, senza di lui a Palazzo Chigi il governo rischia di cadere e le riforme economiche di impantanarsi. È questo, in buona sostanza, il riassunto dell’opinione del Financial Times sull’ex governatore della Banca centrale europea. Il prestigioso quotidiano economico britannico già nei giorni scorsi si era espresso in modo favorevole al trasferimento di Draghi al Quirinale.

“Tutti gli occhi sono puntati sul fatto che Draghi, ex presidente della Bce, insediatosi come premier l’anno scorso, diventerà presidente della Repubblica, lasciando il suo posto vacante in un momento così delicato”, si legge sul Financial Times. Ma “l’Italia è alle prime fasi dell’attuazione di un importante programma di riforme finanziato dall’Ue”, riflette il quotidiano. E, senza Draghi alla guida del governo, il timore è che si possa aprire una crisi a Palazzo Chigi che metterebbe a serio rischio le riforme economiche che l’Unione europea si appresta a finanziare per aiutare il nostro Paese a superare gli effetti negativi della pandemia.

Se Mario Draghi dovesse comunque prendere il posto di Sergio Mattarella al Quirinale, ragionano al Financial Times, si aprirebbe la lotta di successione per prendere il suo posto come premier. E il giornale britannico vede come suoi preferiti in questo ruolo il ministro dell’Economia Daniele Franco, considerato il braccio destro del premier, oppure un altro ministro: Vittorio Colao. Il rischio è quello però di partorire un governo “zoppo”.

“Un fallimento nel trovare un successore di Draghi potrebbe far precipitare i sondaggi. b

Bloccando l’attività politica”, prosegue il Financial Times. Al contrario, Draghi al Quirinale “potrebbe avere un’influenza matura e stabilizzante sulla politica notoriamente turbolenta dell’Italia per gli anni a venire. Con una statura pubblica senza rivali, Draghi è un serio contendente. – conclude il giornale – Con il suo approccio razionale e senza fronzoli alle sfide politiche dell’Italia, l’attuale premier italiano gode della fiducia degli ambienti della finanza internazionale. E i sondaggi rivelano che la maggioranza degli italiani pensa che abbia le caratteristiche per essere presidente”.

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