Vai al contenuto

Lega in crisi nel Nordest: “Salvini deve andare a lavorare”

Lo scontro interno alla Lega nel Nordest si concretizza nel paese di Noventa Padovana, in provincia di Padova. Qui il sindaco leghista Marcello Bano è finito sotto accusa per aver contestato la scelta, non ancora ufficiale, del candidato civico del centrodestra a Padova. Bano ora è a rischio espulsione insieme ad altri presunti dissidenti. A meno di un chilometro dalla sede del Municipio di Noventa, invece, c’è la storica sede della Liga Veneta, controllata dal fedelissimo salviniano Alberto Stefani.

Lega in crisi nel Nordest

La colpa di Bano è quella di aver definito il candidato a Padova Francesco Beghin come la “brutta copia” di un altro leghista, Roberto Marcato. “Rischio di essere cacciato per aver sponsorizzato il nome di un esponente del mio partito. Ho fatto fuori la sinistra da questo paese dopo vent’anni. Quattro mesi fa i complimenti, ora questo provvedimento per aver manifestato un’opinione. Dov’è la democrazia interna?”, commenta amaro il sindaco. Insomma, secondo lui, ormai c’è una netta separazione tra “il partito degli eletti a Roma e il partito degli amministratori”.

In pratica, l’area del Nordest si sarebbe trasformata in un campo di battaglia interno per la Lega, considerato anche il calo di consensi subito dal Carroccio negli ultimi mesi e i continui commissariamenti di dirigenti a livello locale. Non solo Veneto comunque, Anche in Friuli Venezia Giulia, a Udine, una ventina di attivisti, fra cui l’ex capogruppo Marcello Mazza e l’ex assessore provinciale Stefano Teghil, hanno annunciato il loro addio strappando pubblicamente la tessera della Lega. Stessa situazione in Emilia-Romagna, a Forlì, Faenza, Scandiano, Bagnacavallo, Conselice, Viadana e Casalecchio di Reno.

Intanto a Noventa, l’ex presidente del consiglio provinciale padovano, Flavio Pettenà, protesta. “Salvini deve andare a lavorare. – attacca Pettenà – La mia Lega è la Liga, non certo la Lega per Salvini premier, e lo è da 37 anni. Ho il diritto di esprimere l’insofferenza per un partito che non discute più? Prima c’erano sezioni in ogni paese, oggi decidono tutto i commissari. Io non parlo per me, interpreto la pancia della Liga”, conclude. Ma i casi simili al suo ormai non si contano più.

Potrebbe interessarti anche: Green pass, Licia Ronzulli frena Salvini: “La Lega sbaglia”