Pochi giorni fa si è svolto il convegno: “Dalla terra alla Terra. Il suolo tra cambiamenti climatici e nuovi stili di vita”, tenutosi ad Assisi per celebrare la Giornata Mondiale del Suolo e i 25 anni del Cic (Consorzio Italiano Compostatori ). I dati sono confortanti: nel 2016 sono state raccolte ben 7,1 milioni di tonnellate di rifiuti organici. Rispetto all’anno precedente si è registrato un aumento di oltre una tonnellata. La raccolta di umido è in aumento del 15%, un risultato soddisfacente visto che ha permesso la realizzazione di 18 nuovi impianti di trattamento. Il tutto fa parte di una filiera che creerà 13mila posti di lavoro.
Il Consorzio Italiano Compostatori fa sapere che l’aumento del settore è positivo perché la promozione della raccolta di rifiuti organici passa anche dalla difesa del suolo. Non tutti sanno che il compost ottenuto dal riciclaggio dell’organico è un ottimo fertilizzante. Essendo naturale, restituisce sostanze organiche al sottosuolo ed è fondamentale per il contenimento delle emissioni.
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Il suolo è importante per la vita sulla Terra, ed è una risorsa da cui possiamo attingere senza dimenticare di proteggerlo, perché dal suolo dipendono la nostra sicurezza alimentare, la conservazione della biodiversità e la regolazione dei cambiamenti climatici.
Secondo le ricerche del Rapporto Rifiuti Ispra, i dati sono positivi: più 15% rispetto al 2015 riguardo la raccolta di organico, ovvero 528mila tonnellate in più.
Qual è la situazione a livello nazionale? Sono registrati circa 107,6 kg procapite per rifiuto organico all’anno. La cifra non è costante ma aumenta di anno in anno. Ad esempio, rispetto all’anno precedente c’è stato un aumento di 7 kg nel 2016. Per quanto riguarda la raccolta di organico, tra tutte le regioni italiane è il Nord a spuntarla con la Lombardia, che registra 1,3 milioni di tonnellate all’anno. Milano registra infatti una percentuale di raccolta differenziata che supera le altre città, il Veneto è secondo mentre alla terza posizione si piazza l’Emilia Romagna.
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“La crescita del numero di impianti è ovviamente positiva, tuttavia è doveroso constatare come da questo punto di vista si continui ad avere un divario tra il Nord e il Centro-Sud. Continuiamo a chiedere alla politica, soprattutto adesso che si avvicinano le elezioni, di lavorare a un piano infrastrutturale del settore del recupero e riciclo del rifiuto organico, puntando ad obiettivi eccellenti per l’economia circolare”. Questo il commento di Alessandro Canovai, presidente del Cic.
Da ricordare inoltre che il settore del riciclaggio e biowaste è importante soprattutto perché è in grado di creare posti di lavoro. Infatti lo scorso anno, sempre nel 2016, l’occupazione generata ha interessato circa 9800 posti, registrando 1,9 % in più rispetto al 2015.
Fonte: adnkronos
