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Kanye West bannato dai social per i suoi post antisemiti

Kanye West bannato temporaneamente da Instagram e Twitter. È la decisione presa dai vertici dei due social network dopo che diversi utenti aveano segnalato alcuni post del rapper, ritenuti di stampo antisemita. Non è la prima volta che l’ex marito di Kim Kardashian si rende protagonista di dichiarazioni razziste. Stavolta qualcuno sospetta che si sia voluto fare una sorta di pubblicità perché deciso a candidarsi nuovamente alla presidenza degli Usa nel 2024 dopo il flop del 2020

Kanye West

Ma cosa ha provocato il ban dei profili di Kanye West dai social? Il primo post ‘incriminato’ risale a venerdì scorso quando il rapper ha attaccato il rapper rivale Diddy sostenendo che venisse controllato dagli ebrei. Subito dopo West ha continuato a pubblicare post simili che però sono stati subito bloccati da Istagram. Poi lo scontro social si è spostato su Twitter, dove sabato scorso è arrivato il suo primo tweet da due anni a questa parte.

“Chi credete abbia inventato la cancel culture?”, ha cinguettato Kanye West facendo riferimento al suo account appena bloccato su Instagram. Poi però il rapper ha calcato troppo la mano anche qui, finendo per pubblicare un tweet dove ha scritto che presto sarebbe andato in “death con 3 sul popolo ebreo”. Espressione che qualcuno ha interpretato come un riferimento alla scala di reazione dell’esercito americano a una aggressione, detta Defcon.

Evidentemente troppo anche per i gestori di Twitter che così hanno deciso di bannarlo, anche se non definitivamente. Tutti i post di Kanye West che hanno violato le regole dei social network sono stati ora rimossi. Il rapper aveva già fatto parlare di sé nei giorni scorsi quando si presentò alla Settimana della moda di Parigi indossando una maglietta con la scritta ‘White lives matter’. Una chiara provocazione contro il movimento contro la violenza sugli afroamericani chiamato invece ‘Black lives matter’.

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