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Missili su centro commerciale Kremenchuk, Russia: “Colpito deposito di armi”

Mistero fitto sull’attacco missilistico al centro commerciale di Kremenchuk, città che si trova in una regione centrale dell’Ucraina, lontana centinaia di chilometri dal fronte. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denuncia che in quel momento nell’edificio si trovavano almeno 1000 civili e che il numero dei morti è “impossibile da immaginare”. Esattamente opposta la versione di Mosca secondo cui quel centro commerciale era chiuso da tempo e sarebbe stato trasformato in un deposito di armi.

Missili russi sul centro commerciale di Kremenchuk

Secondo il ministero della Difesa russo, le forze armate di Mosca “hanno effettuato un attacco con armi aeree di precisione contro depositi di armi e munizioni ricevute da Usa e Paesi europei”. Secondo quanto riporta il quotidiano britannico Guardian, inoltre, il governo russo continua a sostenere di “continuare a colpire siti militari sul territorio ucraino” e che “a seguito dell’attacco di precisione sono state colpite armi e munizioni di fabbricazione occidentale, in un’area di stoccaggio per la successiva spedizione alle truppe ucraine in Donbass. La detonazione delle munizioni ha provocato un incendio in un centro commerciale non in uso che si trova vicino al sito”, conclude il comunicato del ministero.

Una versione totalmente opposta a quella fornita dal presidente ucraino Zelensky secondo il quale al momento un bilancio di vittime “impossibile da immaginare”, poiché nel centro commerciale di Kremenchuk si sarebbero trovate “mille persone” al momento dell’arrivo di missili russi. “Gli occupanti hanno sparato razzi contro il centro commerciale, dove c’erano più di mille civili. Il centro commerciale è in fiamme, i soccorritori stanno combattendo l’incendio, il numero delle vittime è impossibile da immaginare”, questo l’appello di Zelensky che posta anche alcune immagini dell’edificio in fiamme.

“Gli attacchi indiscriminati a civili innocenti costituiscono un crimine di guerra”, si legge intanto nella dichiarazione congiunta con cui i leader del G7 riuniti fino a ieri in Germania condannano quello che viene definito come un “abominevole attacco” nella città di Kremenchuk.

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