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Ida Chiello e la nuova professione del personal shopper

Ida Chiello è un ingegnere elettronico con un master MBA e una carriera in Italia e USA nelle multinazionali delle telecomunicazioni. Poi inverte la rotta, studia comunicazione della moda e del lusso e diventa sommelier professionista.
Oggi fa la personal shopper, un mestiere poco conosciuto e di rado praticato in maniera professionale.
Ma in cosa consiste esattamente?
“Ho organizzato sfilate private negli atelier dei migliori artigiani d’Italia, tour enogastronomici nei posti gourmet di Milano e visite nelle gioiellerie esclusive di Roma. Ma mi è stato anche chiesto di andare a comprare il dentifIDA-CHIELLO-personal-shopper

ricio Marvis”. Ida racconta che in realtà il suo mestiere non è come tutti lo immaginano: non si tratta solo di accompagnare gente ricca in negozi di lusso, quanto piuttosto di progettare esperienze per chi viene in Italia e vuole essere guidato in percorsi personalizzati. “È un lavoro basato essenzialmente sulla discrezione e sull’empatia: mai chiedere al cliente chi è – le agenzie di viaggi ci danno solo indicazioni generiche come sesso, età e numero di persone – e mai dare nulla per scontato. Al di là del tema del giro che può essere moda, cibo, artigianato, arte, design, dopo una breve chiacchierata con i clienti elaboro velocemente il percorso più adatto a loro e partiamo. Ma per farlo devo avere una grande conoscenza delle ultime tendenze fashion, degli indirizzi dei negozi più belli dal design, al food, alla moda, dei ristoranti gourmet migliori e dei vini giusti per ogni pietanza. Avere modi riservati e garbati, mantenere sempre una certa distanza e, of course, parlare un inglese eccellente”. I clienti sono di fascia alta ma non solo: oltre all’apertura del nuovo store di Dolce e Gabbana bisogna anche conoscere l’ultima collezione di Zara o di H&M, come anche le mostre in corso e le gallerie d’arte più rinomate.
“Per ogni giro mi preparo a lungo: faccio mistery shopping nei negozi, ho un data base con tutti i contatti degli store manager e conosco tessuti, cibi, gioielli, vini e caffé. I clienti vogliono avere esperienze vere, esclusive, non solo fare shopping” dice Ida.
Un lavoro di consulenza e di pubbliche relazioni quindi, che grazie alla forza del brand Made in Italy ha un buon margine di diffusione.