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Il Chip IA per Autopilot conquista Elon Musk: Tesla studia l'hardware che renderà la guida autonoma

Tesla studia i primi Chip IA per Autopilot

Riusciranno i Chip IA per Autopilot a salvare Tesla dalla crisi? Chissà. Il momento critico che la casa automobilistica sta attraversando è sotto gli occhi di tutti, tra le centinaia di licenziamenti e il forte bisogno di liquidità per effettuare nuovi investimenti. Diversi studiosi ne hanno addirittura profetizzato il fallimento entro l’estate, ma la regina della Silicon Valley non si arrende e va avanti per la sua strada.
Difficoltà a parte, infatti l’azienda continua a lavorare sull’innovazione con ottimismo e attualmente sta studiando un proprio hardware specializzato per automatizzare la guida dell’auto. La notizia era già trapelata in via “ufficiosa” nei mesi scorsi. Secondo quanto riferito dalla CNBC, è stata confermata solo di recente dal patron Elon Musk in occasione di un party aziendale.
Ma non è finita. Il team di ricerca vanta nomi del calibro di Jim Keller, il brillante CPU Architect di fama mondiale che con Tesla ha rilanciato il proprio futuro professionale dopo una folgorante carriera in aziende come Apple e AMD. Musk ne è entusiasta e ritiene che Keller stavolta svilupperà il migliore hardware al mondo per Autopilot.
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Addio a Mobileye e Nvidia per i chip: Tesla punta sul fai-da-te

Lo sviluppo dei nuovi Chip IA per Autopilot sta molto a cuore all’azienda californiana, che non lascia nulla all’improvvisazione e sembra essere molto esigente in merito, a costo di ricominciare daccapo. Nel giro di poco tempo ha messo alla porta ben 2 guru dell’innovazione tecnologica a cui si era affidata inizialmente.
In un primo momento, Tesla si era rivolta a Mobileye, acquisita da Intel lo scorso marzo, per sviluppare la nuova soluzione visionaria. Non soddisfatta, successivamente era passata a Nvidia, che ha prodotto i chip attualmente utilizzati nelle vetture in circolazione. Infine, il colpo di scena: dopo i sorprendenti cambi di rotta, la casa automobilistica ha deciso di fare da sola.
Del resto l’autoproduzione è una filosofia che Musk ha sempre applicato ai propri business con ottimi risultati. In generale riscuote molto successo tra le aziende del comparto hi-tech, basta pensare ad Apple. Lo sviluppo di un hardware personalizzato non è un processo facile né veloce. D’altro canto però è sicuramente quello più proficuo perché potrebbe aiutare Tesla a rendere più efficiente la piattaforma elevando il rapporto tra performance e costi.
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Musk vuole auto autonome entro 2 anni: lo aiuterà AMD?

Ce la farà Tesla, da sola, a sviluppare i Chip IA per Autopilot entro breve tempo? In molti nutrono forti dubbi visto che la posta in gioco è alta. Lo scorso aprile Elon Musk ha sottolineato di aspettarsi auto completamente autonome entro 2 anni. Una sfida che adesso pesa soprattutto sul fidato Jim Keller.
L’ex ingegnere di AMD potrebbe trovare un valido supporto dalla collaborazione al progetto della divisione semi-custom dell’azienda che ha abbandonato. AMD è una leader indiscussa in fatto di grafica, architetture x86 e ARM, e personalizzazione di chip per i clienti.
Keller riuscirebbe a lavorare meglio con i suoi ex colleghi e le competenze di AMD. Non c’è tempo da perdere, dato che la concorrenza non manca. Nelle strade di Phoenix, in Arizona, circolano già le auto senza giudatore del progetto Waymo di Google.
A Tesla la sfida di tentare il sorpasso.
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