Ci sono battaglie politiche che si limitano a interminabili discussioni sull’amministrazione della cosa pubblica. E ce ne sono altre, evidentemente più sentite, che sconfinano oltre il piano terreno per trasformarsi in epici scontri tra le forze del bene e del male. La trama di un film fantasy? Macché. Tutto realmente accaduto in quel di Reggio Calabria dove Massimo Ripepi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e pastore di un movimento cristiano, si è scagliato contro una giornalista che continua a riportare notizie sui suoi guai giudiziari.
 Ripepi è consigliere comunale e potrebbe essere tra i papabili per la corsa alla poltrona di sindaco di Reggio Calabria. In un pezzo sul Quotidiano del Sud venivano ricordati i suoi piccoli guai giudiziari, come l’ammonimento orale per stalking ai danni di una ex adepta e un processo per diffamazione. Dopo questo articolo, però, Ripepi ha lanciato una vera e propria crociata contro la Tripodi, giornalista rea di aver avanzato quelle insinuazioni sul suo conto e per questo definita “figlia di Satana”, il cui compito, dopo essere stata addirittura reclutata dal demonio, è quello di “distruggere Massimo Ripepi perché Dio lo vuole sindaco per cambiare una città gestita dai figli di Satana”.
Ripepi è consigliere comunale e potrebbe essere tra i papabili per la corsa alla poltrona di sindaco di Reggio Calabria. In un pezzo sul Quotidiano del Sud venivano ricordati i suoi piccoli guai giudiziari, come l’ammonimento orale per stalking ai danni di una ex adepta e un processo per diffamazione. Dopo questo articolo, però, Ripepi ha lanciato una vera e propria crociata contro la Tripodi, giornalista rea di aver avanzato quelle insinuazioni sul suo conto e per questo definita “figlia di Satana”, il cui compito, dopo essere stata addirittura reclutata dal demonio, è quello di “distruggere Massimo Ripepi perché Dio lo vuole sindaco per cambiare una città gestita dai figli di Satana”. Le parole di Ripepi hanno avuto subito grande prese tra i suoi adepti, che si sono scagliati anche loro contro la giornalista con minacce e insulti. Lui si ritiene una vittima, raccontando di essere “al centro di una gogna mediatica” e si dice “preparato per questo combattimento”. Lanciando un avvertimento: “Quando non sarò più segretario di questo partito scenderò in piazza a dire l’indicibile: quando non avrò più la responsabilità di Fratelli d’Italia, questi si devono preoccupare, farò in modo che tutta questa gogna mediatica serva per innalzare Gesù Cristo”.
Le parole di Ripepi hanno avuto subito grande prese tra i suoi adepti, che si sono scagliati anche loro contro la giornalista con minacce e insulti. Lui si ritiene una vittima, raccontando di essere “al centro di una gogna mediatica” e si dice “preparato per questo combattimento”. Lanciando un avvertimento: “Quando non sarò più segretario di questo partito scenderò in piazza a dire l’indicibile: quando non avrò più la responsabilità di Fratelli d’Italia, questi si devono preoccupare, farò in modo che tutta questa gogna mediatica serva per innalzare Gesù Cristo”.Miracolo di inizio anno: un bimbo cade dalla seggiovia, lo sciatore lo salva
