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Un’Italia che non sa più scegliere: record di indecisi in vista delle europee, numeri che inchiodano i partiti

Un appuntamento molto sentito nel nostro Paese, quelle elezioni europee che serviranno innanzitutto a misurare il polso dei movimenti sovranisti sparsi per i vari Stati Ue, Italia compresa. Salvini ha trasformato le prossime europee in una sorta di sfida personale. Berlusconi ha scelto addirittura di candidarsi personalmente. Un’occasione per misurare anche la tenuta dei due partiti di governo, con tutte le incognite legate a una manovra che continua a non convincere del tutto.

Dati alla mano, a rischiare più di tutti sono i Cinque Stelle, dati in calo dagli ultimi sondaggi pubblicati sul Corriere della Sera. Numeri ancora non troppo affidabili, certo, considerando, che mancano ancora dei mesi all’appuntamento. Ma che fotografano comunque un momento non troppo roseo per il Movimento, che continua a perdere terreno in favore di un Matteo Salvini sempre più lanciato al primo posto nella classifica delle preferenze degli italiani.Le prossime elezioni dovrebbero vedere una partecipazione molto simile alle precedenti europee, con un 43% dei cittadini che si dice incerto o propenso a non votare. L’ultima volta, alle urne si recò il 56% della popolazione. La Lega, stando alle proiezioni, sarebbe ormai vicina al 36%, primo partito d’Italia per netto distacco. Posizione univoca, elettorato omogeneo e una grande forza mediatica sono gli ingredienti di un successo a oggi molto probabile.Non naviga nelle stesse acque il Movimento Cinque Stelle, che le previsioni danno intorno al 25,4%. Un distacco molto netto rispetto a Salvini, che dovesse confermarsi aprirebbe dei pesanti interrogativi.  A seguire il Pd, dato al momento intorno al 17%, e Fratelli d’Italia, al 7% ma con la possibilità di sfruttare “l’effetto Berlusconi” per crescere ancora nei prossimi mesi.

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