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Il dramma della morte di Giada Russo, l’amica alla guida arrestata dopo cinque anni

Giada Russo incidente Porsche arrestata

Giada Russo, una giovane di 21 anni originaria di Rosignano, morì in un terribile incidente stradale nel settembre 2017 tra Donoratico e San Vincenzo, in provincia di Livorno. L’auto su cui viaggiava, una Porsche guidata dall’amica Martina Mucci, si schiantò violentemente contro un albero. Ora, dopo oltre cinque anni da quell’incidente, Mucci è stata arrestata ed è attualmente detenuta in carcere a Pisa.

Il drammatico incidente si verificò la notte tra il 23 e il 24 settembre 2017. Mucci, che all’epoca aveva 19 anni e non era in possesso di patente, stava guidando a una velocità di 130 km/h, ben oltre il limite di 50 km/h della strada provinciale 39 in direzione sud. Subito dopo un sorpasso, la Porsche si schiantò contro un albero e Russo morì sul colpo, sbalzata fuori dall’abitacolo a causa dell’impatto violento.

Omicidio stradale e falso materiale

Martina Mucci è stata processata per omicidio stradale e falso materiale. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Tirreno di Livorno, la Procura generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Firenze – Ufficio esecuzioni penali ha emesso un ordine di carcerazione nei suoi confronti. La giovane è stata condannata a una pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione.

Nell’ambito dell’indagine sull’incidente, i carabinieri di Donoratico hanno scoperto che Mucci aveva l’abitudine di noleggiare autovetture di lusso e di grossa cilindrata utilizzando una patente falsa, mai effettivamente conseguita. Proprio la sera dell’incidente, la Porsche era stata noleggiata da Mucci con la patente falsa.

Nel processo di primo grado, Martina Mucci era stata condannata a sette anni di reclusione con rito abbreviato, pena poi ridotta in secondo grado.

Il dolore della famiglia

La notizia dell’arresto ha riportato a galla il dolore dei familiari di Giada Russo. “Non ci sono parole che possano esprimere ciò che mi è scoppiato dentro”, ha scritto su Facebook la sorella di Giada, Chiara Russo, dopo aver appreso dell’arresto di Martina. “Uno scontro tra la gioia di aver reso giustizia a lei e il dolore riemerso del trauma vissuto. Una cosa la posso dire può finalmente riposare in pace, lo aspettavo da 5 anni”. La tragica storia di Giada Russo continua a lasciare un segno indelebile nella comunità e nei cuori di chi la conosceva.