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Il duetto tra Meloni e Salvini alla festa di Matteo

Meloni e Salvini duettano al pianoforte alla festa di compleanno a sorpresa del leader della Lega. Reduci dal Consiglio dei ministri a Cutro di due giorni fa, ieri sera la presidente del Consiglio si è presentata alla festa per i 50 anni di Salvini, in compagnia di Crosetto, Berlusconi e tanti altri. Il giornalista Nicola Porro ha diffuso foto e video dell’evento. Il culmine della serata è l’affiatamento con i quale Giorgia e Matteo duettano sulle note de “La canzone di Marinella”, di Fabrizio de André.
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Duetto tra Meloni e Salvini alla festa del leghista
Meloni e Salvini in duetto

Meloni e Salvini in duetto alla festa del leader Lega

I due politici offrono una performance non proprio intonata, al punto che è complicato riconoscere la canzone. La chiosa di Guido Crosetto al post di Nicola Porro, infatti, è: “Per fortuna che non dobbiamo sopravvivere cantando…”.

Berlusconi, Salvini e Meloni alla festa del leghista
Meloni, Salvini e Berlusconi alla festa del leghista

La festa a sorpresa per il leader leghista si è tenuta in un noto locale alle porte di Milano. Tra i presenti anche l’ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia, oggi in Senato, Silvio Berlusconi. A parte la foto opportunity, Berlusconi ha deciso di non esibirsi al pianoforte, una delle sue riconosciute qualità.

Festa a sorpresa per Salvini, chi c’era oltre a Giorgia Meloni

Gli invitati alla festa erano circa un centinaio. La presidente Giorgia Meloni ha partecipato con il compagno Andrea Giambruno e la figlia Ginevra. Silvio Berlusconi era con la fidanzata Marta Fascina, tutti seduti a un unico tavolo. Con loro anche i ministri leghisti Giancarlo Giorgetti e Roberto Calderoli. Si sono fatti vedere anche l’imprenditore Antonio Angelucci, editore di Libero e il Tempo e fresco acquirente del 70% del Giornale.
Presenti anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Salvini sarebbe stato portato al locale con un protesto, per poi scoprire una volta dentro la sala da pranzo la presenza del nutrito gruppo di amici più stretti e dei ministri leghisti.

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