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M5S, Conte affronta un contestatore in Sicilia: “Il pagliaccio sei tu”

Una brutta avventura per Giuseppe Conte durante una tappa del suo tour elettorale in Sicilia. In un video che sta facendo il giro del web, divenuto subito virale, si vede il leader del M5S avvicinarsi ad un uomo che lo ha appena definito “pagliaccio”. Il faccia a faccia tra i due è serrato, con l’ex premier che fa cenno agli uomini della sua scorta di allontanarsi. Alla fine Conte va via, ma non prima di aver replicato con un altrettanto duro “il pagliaccio sei tu”.

Conte affronta un contestatore in Sicilia

Il video girato da una terrazza di un paese siciliano dura circa due minuti. Nelle immagini si vede subito un uomo che, rivolto a Conte, lo apostrofa con un inequivocabile “pagliaccio”. Invece di fare finta di niente e tirare dritto, il leader pentastellato decide di rispondere per le rime al suo aggressore verbale. “Qual è la tua posizione politica? Qual è la posizione che ho cambiato? – ripete più volte Conte – Se non riesci a dirmelo, allora il pagliaccio sei tu. Non lo trovi un politico che viene e ti guarda negli occhi e ti spiega”, si rivolge al suo contestatore. Poi il litigio finisce.

“Il M5S, collocandosi dal lato dell’Ucraina senza se e senza ma, ha subito detto che quel Paese andava sostenuto. – aveva invece detto Conte da Palermo due giorni fa – Adesso credo che l’Ucraina sia stata sostenuta a sufficienza, anche in termini di aiuti militari. L’Italia quello che doveva fare l’ha fatto. Ci sono altri Paesi, come Usa e Gran Bretagna, che stanno continuando a rifornire di armi l’Ucraina. Noi, come Italia, dobbiamo concentrarci sulla capacità di dialogare. Dobbiamo essere la punta più avanzata della comunità internazionale per cercare di arrivare alla pace con la forza del dialogo politico”.

“Non credo proprio che andremo verso un ulteriore decreto. – rispondeva così ai cronisti che gli chiedevano se sia pronto a ritirare dal governo il ministro Di Maio in caso di nuovo decreto – Credo invece, anche in base alle dichiarazioni rilasciate dal presidente Draghi negli Stati Uniti e da quelle di alcuni esponenti delle forze politiche, che dopo una prima fase in cui si pensava che anche in Italia dovessimo abbracciare una folle corsa al riarmo, ora tutti stanno convergendo sulle nostre posizioni. Io non voglio mettere in difficoltà il governo, si sta enfatizzando questo passaggio in Parlamento come uno scontro”.

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