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Carlo Rossella: “Forza Putin, non mi pento, ora è incaz…”

Tra qualche mese compirà 80 anni. È il giornalista Carlo Rossella. Attualmente collaboratore del quotidiano Il Foglio, ma in passato anche direttore di Panorama e Tg5, tra le altre cose. Rossella da qualche anno è praticamente scomparso dai canali televisivi, ma continua a fare il suo mestiere curando una rubrica dal titolo ‘Alta società’ sul giornale fondato da Giuliano Ferrara. Oggi torna prepotentemente alla ribalta delle cronache per la sua posizione totalmente controcorrente sulla guerra tra Russia e Ucraina.

Carlo Rossella

“Forza Putin! I russi, ma anche molti italiani sono con te”, ha scritto due giorni fa Carlo Rossella sulla sua rubrica. Un incitamento al presidente russo che ha attirato l’attenzione dei colleghi del Fatto Quotidiano che lo hanno intervistato. “Non mi sono pentito. E non mi pentirò. – conferma subito Rossella – Il pentimento è una categoria che seguo soltanto col mio confessore, con il quale però non parlo certo di Putin. Bisogna mettersi nella sua testa, la Russia è un Paese che si sente dentro un clima da guerra fredda. E Putin questo sentimento lo sente in maniera particolare, vuole un ritorno alla grande nazione sovietica”.

“Dico che bisogna comprendere cosa pensa e il motivo della sua incazzatura. – prosegue Carlo Rossella senza peli sulla lingua – Credo che nei confronti di Putin ci sia un odio esagerato anche in Italia, provocato soprattutto dagli americani. Ecco, chiediamoci perché gli americani fanno tutto quello che gli pare e in Italia nessuno si permette mai di dire nulla contro di loro. Basta leggere i giornali: non c’è mezza parola critica verso gli americani”.

“Non credo che si aprirà un conflitto anche con gli altri Stati europei. – ritiene il giornalista – Certo, questa storia non finirà bene lo stesso, perché trovarsi di fronte un Putin così incazzato non è un bel vivere dal punto di vista diplomatico. Però anche su questo mi pare che non abbia fatto tutto da solo. In passato si poteva fare molto di più per evitare che si arrivasse fin qua. E invece non si è mai provato a trovare un’intesa con Putin neanche quando aveva posto le condizioni per farlo. Ora la situazione non sarà certo più semplice e noi ci siamo in mezzo, perché come sempre gli Stati Uniti spingeranno in avanti i loro fedeli amici italiani”, conclude.

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