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Daniele Giovanardi, medico no vax sospeso: “Se non è morto Berlusconi perché avere paura”

Daniele Giovanardi è stato formalmente sospeso dall’Ordine dei medici di Modena. Lo comunica lo stesso fratello gemello del politico Carlo, nel corso di un’intervista alla testata online La pressa. L’ex direttore del pronto soccorso del Policlinico di Modena rivendica però con orgoglio la sua scelta di non vaccinarsi. E invita le persone a non avere paura del virus, visto che anche Silvio Berlusconi se l’è preso ed è sopravvissuto.

Daniele e Carlo Giovanardi

“Io non ho paura di morire di Covid. Se sono sopravvissuti al virus Silvio Berlusconi e Boris Johnson perché io dovrei avere paura?”, domanda polemicamente Daniele Giovanardi nel corso dell’intervista. È lui stesso a dare la notizia di aver ricevuto una lettera da parte dall’Ordine dei medici di Modena con la quale il presidente Carlo Curatola lo “sospende dall’esercizio della professione fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale”.

Giovanardi però difende le sue ragioni. “Io sono stato esentato dal vaccino, ma sono stato comunque sospeso”, sostiene spiegando anche di aver presentato tutti i documenti necessari a provare la sua non perfetta salute fisica. Problemi che renderebbero troppo rischioso vaccinarsi. Insomma, secondo Daniele Giovanardi, la lettera dell’Ordine sarebbe stata spedita senza prima verificare se avesse i requisiti per l’esenzione.

“A settembre ho avuto una esenzione per patologia documentata da una collega siciliana. – si sfoga Giovanardi – L’ho comunicato all’Ufficio di igiene e poi al mio medico di famiglia. Ma non ho ottenuto risposta. Io ho telefonato più volte e dopo tre raccomandate e tre invii di Posta elettronica certificata, non ho avuto nessun riscontro. Mi avrebbero dovuto almeno prima visitare, invece mi hanno sospeso. Io credo che bisognerebbe vaccinare anziani e fragili e lasciar correre il virus tra i giovani, che in questo modo acquisiscono l’immunità. – conclude – Ritengo di avere il diritto a non essere vaccinato, preferisco correre il rischio di contrarre il virus piuttosto che farmi la puntura”.

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