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Il Grand Est francese come la Lombardia: “Reparti stracolmi, qualcuno ci aiuti”

Uno scenario tristemente già visto in Italia e che potrebbe a breve replicarsi in tutta Europa o quasi: l’assenza di letti di rianimazione per gestire tutti i pazienti affetti da coronavirus che arrivano negli ospedali. È successo in Lombardia, e in particolare nella provincia di Bergamo, sta succedendo in queste ore in Francia. Josiane Chevalier, prefetto di tutta la regione Grand Est, che include l’Alto Reno e il Basso Reno, ha annunciato che i servizi di rianimazione nel suo dipartimento sono ormai saturi.

Chevalier ha lanciato l’allarme sottolineando l’alto numero di persone infette, in crescita giorno dopo giorno, e l’impossibilità nella regione dell’Haut Rhin di far fronte a un’emergenza troppo grande, che necessita risorse ben al di sopra di quello a disposizione. Una crisi che potrebbe avere conseguenze sull’intera Europa, visto che il capoluogo è Strasburgo, uno dei cuori dell’Unione Europea. Il prefetto ha ribadito inoltre la mancanza negli ospedali alsaziani di letti, mascherine, respiratori e anche di personale.“Prima di tutto, sono necessarie competenze mediche poiché la rianimazione è un servizio molto specifico, quindi sono necessari professionisti con specialità” si legge nel messaggio diramato da Chevalier, che ha poi aggiunto: “La solidarietà interregionale potrebbe essere altrettanto importante” appellandosi così ad altre Regioni, seguendo modalità già seguite in Italia dalla sanità lombarda. Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato lacostruzione in Alsazia di un ospedale da campo: il Ministero delle forze armate ha specificato che avrà una capacità di 30 posti letto di terapia intensiva. Su un totale di 1.543 casi di pazienti con coronavirus risultati positivi nella regione del Grand Est, nel solo dipartimento dell’Alto Reno sono stati accertati 688 casi, con 30 morti. Alla fine di febbraio, molti fedeli riuniti per un grande raduno evangelico proprio nell’Alto Reno e più precisamente a Mulhouse sono stati contaminati prima di tornare alle loro case nella regione e in tutta la Francia e nella Guyana francese.

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