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Il Di Maio smemorato: tutte le “dimenticanze” dietro il trionfale annuncio dei Cinque Stelle sulla manovra

Luigi Di Maio ha elencato orgoglioso in queste ore i risultati raggiunti dal governo, proprio mentre una parte di elettori ha alzato la voce contro i gialloverdi accusandoli di “tradimento” sulla manovra. Un post su Facebook, come ormai da prassi, scritto dal leader pentastellato per rivendicare quanto fatto, 20 punti per altrettanti impegni mantenuti. Parole soddisfate che non hanno però convinto il Messaggero, che ha controllato passaggio per passaggio quanto sostenuto nel messaggio.

Un fact checking che ha smentito almeno in parte Di Maio. Sul fronte Iva, ecco che il mancato aumento e sì effettivo per il 2018, ma la manovra porterà 51,9 miliardi aggiuntivi sul 2020 e 2021. Sulle pensioni minime, nessuna traccia di aumento nella legge di bilancio: servirà un ulteriore decreto. E sul fronte reddito di cittadinanza i fondi sono 2 miliardi in meno di quanto previsto inizialmente, con l’incertezza di con capire ancora se le risorse saranno destinate più ai poveri o ai disoccupati. Bisognerà aspettare il 2019 per leggere il decreto legge che ne fissa le caratteristiche.Fondi in meno anche per quota centro: 4 miliardi per il 2019 per consentire il pensionamento di chi ha almeno 62 anni d’età e 38 di contributi, 2 miliardi in meno delle stime iniziali. Imprecisioni anche su annunci come il taglio delle pensioni d’oro: Di Maio ha parlato di 12 miliardi risparmiati, le cifre parlano però al momento soltanto di 80 milioni. Il decreto semplificazioni abolisce invece dal 2019 il sistema di tracciabilità dei rifiuti (Sistri), prevedendo un meccanismo alternativo che dovrà però essere messo a punto. Nel frattempo le imprese dovranno rispettare ancora i vecchi adempimenti cartacei. Infine Di Maio ricorda gli incentivi da 1.500 fino a 6.000 euro per le auto ibride. In realtà il governo stanzia solo 60 milioni per sconti che scatteranno per poche migliaia di auto importate dall’estero.

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