Un voto quasi unanime, quello arrivato dal Parlamento Europeo per ratificare la convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne. Quasi perché, a sorpresa, qualcuno degli eurodeputati italiani ha preferito far mancare il proprio appoggio. Nello specifico due esponenti di Forza Italia e l’intera delegazione di Fratelli d’Italia, compatta nel tirarsi indietro. I quattro uomini di Giorgia Meloni hanno scelto di schierarsi contro il testo, nonostante la stessa leader l’avesse definito, nel non lontanissimo 2013, “il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro completo di norme per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza”.
Una scelta che arriva in un momento particolarmente delicato e che non mancherà di far discutere, considerando come la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne sia andata da poco in archivio. Secondo un’indagine dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali, una donna su venti nell’Ue ha subito uno stupro e una su tre è stata vittima di violenze fisiche o sessuali a partire dai 15 anni.
Sempre stando ai dati che arrivano da Bruxelles, il 55% delle donne ha subito una o più forme di molestie sessuali mentre l’11% è vittima di molestie informatiche. “Tuttavia – precisa il rapporto – solo il 14% delle donne ha denunciato alla polizia l’episodio più grave di violenza inflitta dal partner e il 13% ha denunciato alla polizia il caso più grave di violenza inflitta da persone diverse dal partner”.Luca, il papà single che ha adottato Alba, una bimba down: “È la mia felicità”