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Palermo: il no vax arrestato per false vaccinazioni, a cena con Salvini

Filippo Accetta è una delle persone arrestate dalla Digos di Palermo per le false vaccinazioni effettuate all’hub della Fiera del Mediterraneo. Secondo le accuse, avrebbe stipulato un accordo con un’infermiera e con un commerciante di detersivi, allo scopo di far simulare la vaccinazione all’operatrice sanitaria in cambio della somma di 400 euro. I reati contestati sono quelli di corruzione, falso ideologico in atto pubblico e peculato. Accetta è noto per essere uno degli esponenti più convinti del movimento no vax di Palermo. Ma di lui si ricorda anche l’attivismo politico in favore della Lega e spuntano pure delle foto che lo ritraggono nell’agosto scorso durante una cena elettorale con Matteo Salvini.

Il no vax di Palermo insieme a Salvini

Secondo quanto riporta il quotidiano Repubblica, all’inizio di agosto Filippo Accetta era presente ad una cena organizzata dai sostenitori della Lega in onore del segretario Matteo Salvini in visita a Palermo. La cena al ristorante ‘Taco loco’ era stata  promossa dal deputato regionale Vincenzo Figuccia, segretario provinciale leghista che avrebbe avuto stretti legami proprio con Accetta.

Il filo che lega l’esponente no vax di Palermo al Carroccio è anche dimostrato da diversi manifesti, video e immagini. In una occasione in particolare, quella del referendum sulla giustizia, il volto di Filippo Accetta compare nei manifesti accanto a quello del Capitano. È notizia quasi certa anche il fatto che lo stesso Accetta fosse pronto a candidarsi alle prossime elezioni Comunali che si terranno nella prossima primavera. Dei volantini con la scritta ‘candidato al Comune di Palermo 2022’ lo confermano.

“Ultimamente si era dato ai no nax”, commenta telegrafico la notizia dell’arresto il suo mentore politico Vincenzo Figuccia. In precedenza, l’uomo era stato leader degli ambulanti palermitani, nel gruppo di ex detenuti e disoccupati ‘Sentinelle del verde’, che avevano ottenuto un lavoro come volontari a tutela delle aiuole. Il figlio Vittorio, invece, ha fondato un movimento politico considerato vicino al neofascismo.

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