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Il nord ora vuole il reddito: Piemonte e Lombardia in fila per il bonus di cittadinanza

E alla fine anche il nord si innamorò del reddito di cittadinanza, dopo che per tante settimane l’immaginario collettivo dipinto da alcuni politici era stato quello di un Meridione in fila per chiedere il bonus. A confermarlo è Il Fatto Quotidiano, che scrive di Lombardia e Piemonte tra le prime cinque regioni per richieste di reddito di cittadinanza dopo pochi giorni dal suo lancio. Uno scenario in netto contrasto con quello dipinto da Lega e imprenditori settentrionali nelle settimane passate.

Si era scritto di un “popolo del sofà”, già irriso dal leghista Luca Zaia e dal suo collega Attilio Fontana, si parlava di un reddito di cittadinanza che avrebbe potuto “determinare uno stile di vita”, ovviamente nel Sud che non intraprende e aspetta l’elemosina pubblica. Libero scriveva qualche giorno fa: “Risorse dimezzate per il Settentrione, il Sud si pappa tutto” E poi c’è la realtà della crisi più lunga e intensa mai vissuta dal Paese, tutto, in tempo di pace.I numeri non possono che raccontarla: sono quasi 122 mila le domande di reddito di cittadinanza pervenute a Poste italiane dal 6 marzo a sabato e le prime cinque regioni per numero di richieste sono la Campania con 16.112, la Lombardia con 16.015, la Sicilia con 13.873, il Lazio con 11.644 e il Piemonte con 11.244. Il dato è atteso al punto che la previsione è già contenuta nelle stime del ministero sugli effetti del decreto e in parte “giustificata” dal fatto che al Nord vive il 47% dei residenti in Italia, assai più che al Centro e al Sud.Com’ è noto, la previsione “bollinata” dalla Ragioneria generale prevede che la platea dei beneficiari (calcolata all’ 85% degli aventi diritto) sarà composta da circa 1,3 milioni di nuclei familiari (compresi i single) e circa 4 milioni di persone interessate. Il Mezzogiorno riceverà percentualmente più benefici dalla misura, ma la stima del ministero prevede comunque che Lombardia e Piemonte restino tra le prime sei regioni per numero di richieste anche a regime e che, in generale, circa metà delle persone aiutate siano residenti al Centro e al Nord.

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