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Il nuovo Michelangelo è un pensionato giapponese che crea quadri con Excel

Si può dipingere con il computer. Sembra un controsenso, eppure non solo è possibile ma anche estremamente facile. Grazie alla storia di un signore giapponese, possiamo provarci anche noi. Basta avere un discreto talento artistico e tanto tempo libero.

Tatsuo Horiuchi ha infatti iniziato a dipingere quanto è andato in pensione. Con la giornata davanti e una passione per i quadri mai espressa prima, il settantasettenne giapponese ha pensato bene di cominciare ad esprimere la sua vena artistica.

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Sappiamo tutti che ci sono moltissimi programmi su pc che possono aiutare a disegnare: mypaint, ikscape, GIMP e moltissimi altri.

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Ebbene, Horiuchi ci è riuscito con un programma che ha niente a che vedere con il disegno facilitato da un software. Ha invece utilizzato il più famoso Microsoft  Excel, il foglio di calcolo utilizzato soprattutto per trascrivere ricevute e tenere in ordine i conti. Horiuchi è un grande appassionato di arte giapponese, ma non avendo mai dipinto in vita sua, desidera creare quadri per proprio conto invece di acquistare nuovi software più costosi.

quadri-excelCosì prova con uno già installato, che per centra molto poco con il disegno, Excel. Come ha fatto? Ha praticamente utilizzato il foglio di calcolo per creare grafici, che ha successivamente composto e colorato. Da qui la maestria di ricreare autentici piccoli capolavori, in pieno stile giapponese.

E come si faceva ai primi tempi di internet attraverso Microsoft Front Page, ha creato un sito dove sono visibili tutti i suoi lavori. Non è questa l’unica azione intraprendente del pensionato giapponese. Horiuchi  è pronto ad insegnare la sua arte a chiunque voglia imparare. Sono infatti pubblici alcuni video nei quali l’artista è al lavoro. Inoltre è possibile contattarlo per ricevere delle lezioni di Excel Art. La lingua usata è l’inglese, quindi la lezione può essere seguita praticamente in tutto il mondo.

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Tatsuo Horiuchi è riuscito dove molti hanno solo tentato. Chi dice che la tecnologia non tiene conto dell’arte si sbaglia. Chi pensa che il mondo dell’informatica non centri niente con quello dell’arte dovrà ricredersi.

Solo pochi mesi fa abbiamo assistito al meraviglioso esperimento Loving Vincent, un film sulla vita di Van Gogh dove ogni singola inquadratura è stata prima dipinta, e poi trasferita sul grande schermo. Per realizzare quest’opera ci sono voluti 6 anni di lavoro e 125 artisti coinvolti nella pittura di 65mila inquadrature.

In questo caso Horiuchi è da solo, ma ha saputo sviluppato una piccola arte in maniera completamente indipendente.

La sua creatività, condita con bravura e passione, hanno fatto conoscere i suoi lavori al mondo, tanto da soprannominarlo il Michelangelo di Excel.