Con un messaggio in apertura di Tg1, papa Bergoglio ha voluto parlare di nuovo agli italiani dopo l’indulgenza plenaria in diretta televisiva da una san Pietro vuota. “Cari amici, buonasera! Questa sera ho la possibilità di entrare nelle vostre case in un modo diverso dal solito” ha detto il pontefice, che ha poi subito rivolto un pensiero a chi lo stava guardando: “Ho nel cuore tutte le famiglie, specie quelle che hanno qualche caro ammalato o che hanno purtroppo conosciuto lutti dovuti al coronavirus o ad altre cause. In questi giorni penso spesso alle persone sole, per cui è più difficile affrontare questi momenti. Soprattutto penso agli anziani, che mi sono tanto cari”.
“Cerchiamo, se possiamo, di utilizzare al meglio questo tempo: siamo generosi. Aiutiamo chi ha bisogno nelle nostre vicinanze. Cerchiamo, magari via telefono o social, le persone più sole. Preghiamo il Signore per quanti sono provati in Italia e nel mondo. Anche se siamo isolati, il pensiero e lo spirito possono andare lontano con la creatività dell’amore. Questo ci vuole oggi: la creatività dell’amore”.
Bergoglio ha concluso con un passaggio molto simile a quello fatto da Giovanni XXIII l’11 ottobre 1962. “Gli uni accanto agli altri, nell’amore e nella pazienza, possiamo preparare in questi giorni un tempo migliore. Vi ringrazio per avermi permesso di entrare nelle vostre case. Fate un gesto di tenerezza verso chi soffre, verso i bambini, verso gli anziani. Dite loro che il Papa è vicino e prega, perché il Signore ci liberi tutti presto dal male. E voi, pregate per me. Buona cena. A presto!”.L’incubo coronavirus torna a Wuhan, i cittadini obbligati a una nuova quarantena