Alessandro Barbero non cambia idea sul green pass. Lo storico e docente universitario era finito nella bufera mediatica nei giorni scorsi. La sua colpa sarebbe quella di aver apposto la sua firma sull’appello di centinaia di professori universitari contro l’introduzione del lasciapassare verde. Ma, proprio nel giorno del varo del cosiddetto super green pass da parte del Consiglio dei Ministri, Barbero decide di rilanciare, incurante della pioggia di critiche che le sue parole potrebbero scatenare.

Il governo Draghi decide dunque di allargare l’uso del green pass a tutti i lavoratori, sia quelli del settore pubblico che di quello privato. Il Cdm vota all’unanimità il provvedimento, Lega compresa. Ma proprio negli stessi minuti Barbero rilascia nuove dichiarazioni su questo tema così dibattuto. “Da sinistra l’idea di affidare alle aziende un compito di controllo sui loro lavoratori è una cosa rischiosa – afferma – che va contro quello che la sinistra tradizionalmente ha cercato di evitare, cioè che gli imprenditori avessero troppo potere su quello che fanno i loro lavoratori”.

Insomma, Alessandro Barbero punta il dito proprio contro quei partiti che dovrebbero difendere idee di sinistra. Secondo lui, infatti, dare troppo potere alle aziende rischia di ritorcersi contro i diritti dei lavoratori. “A me personalmente questo preoccupa, non è quello che avrei voluto”, aggiunge sconsolato Barbero.