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Il risparmiatore truffato contro Conte: “Solo promesse, scherzate con il fuoco”

Uno dei risparmiatore truffati dalle banche che aveva ricevuto rassicurazioni dal premier Conte. Patrizio Miatello, 56 anni, è un imprenditore trevigiano che lotta da otto anni per riprendersi la sua vita, prima con il coordinamento Don Torta e poi con l’associazione Ezzelino III da Onara. Attraverso le pagine di Repubblica, ha lanciato un duro attacco. Parlando di promesse non mantenute e di quell’incontro con il presidente del Consiglio che, a oggi, è rimasto infruttuoso. 

“Il 24 maggio scorso mi telefonò l’attuale sottosegretario Villarosa. Io e altri truffati arrivammo da Conte, appena nominato. Ci fece vedere il contratto di governo e ci disse: ‘Siete al punto 5, il primo atto che farò sarà l’istituzione del fondo’. Io stesso avevo suggerito l’utilizzo dei conti dormienti”. Fondi che sono stati trovati, ma sono ancora fermi: “Credo che qualcuno abbia pensato che questa situazione si potesse strumentalizzare, che si potesse dire che era colpa dell’Europa se il fondo era bloccato. Non ci stiamo: stanno scherzando con il fuoco”.Patrizio è una delle vittime delle banche venete: “Mia madre ha perso i risparmi di una vita, ogni mese facciamo una colletta in famiglia perché la pensione è insufficiente. Mio cognato ha perso un milione di euro. Mia moglie aveva accettato un mutuo: quando l’ho saputo l’ho cacciata di casa, c’è voluto del tempo per riconciliarci”.L’imprenditore truffato ha raccontato di aver passato dei momenti difficili, ripensando a quanto accaduto: “Ho passato un periodo di cattiveria, ero diventato una bestia. Per la nostra famiglia è stato devastante. La precedente Commissione banche ci ha permesso di far capire a tutti cosa era successo, prima di allora si pensava che fossimo degli speculatori”.

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