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Stato di emergenza, il sospetto di La Russa: “Non vogliono farci votare?”

Ignazio La Russa teme che le elezioni possano essere inviate a causa dello stato di emergenza. Il parlamentare di Fratelli d’Italia lo dice a chiare lettere durante L’aria che tira. Collegato in video con lo studio di Myrta Merlino, La Russa esprime la sua opinione su vaccini e green pass. Ma sono le sue parole sul rischio di rinvio delle elezioni a far discutere.

Ignazio La Russa

La conduttrice domanda al suo ospite se secondo lui la scelta di introdurre l’obbligo vaccinale sia giusta e inevitabile. “Sono un po’ perplesso. Glielo dico con sincerità, sulla trasmissione di oggi”, replica La Russa criticando quanto appena visto a L’aria che tira. Il garante dei detenuti di Sassari, Antonello Unida, noto No vax, collegato da una spiaggia in Sardegna, ha infatti appena sostenuto di conoscere il parlamentare di Fdi e di essere un ex consigliere provinciale di Alleanza Nazionale (il partito che fu di Gianfranco Fini). La Russa non ricorda questo particolare. Ma Unida insiste: “Ci siamo conosciuti nel 200 onorevole”.

“Mi sembra che l’abbiano scelta come agnello sacrificale in questa trasmissione”, protesta ancora La Russa rivolto ad Unida con il quale sembra aver ritrovato l’accordo. Chiuso questo siparietto, il politico conferma che sia lui che il suo partito sono favorevoli ai vaccini perché “riteniamo che riducano il rischio di gravi conseguenze”. Insomma, La Russa ce l’ha con chi sosteneva che il vaccino fosse il “rimedio di ogni male. Tuttavia il vaccino è assolutamente utile. Il green pass invece è una cosa diversa. Se tu non rendi obbligatorio il vaccino, non puoi impedire a chi non vuole vaccinarsi le alternative. Il tampone però dovrebbe avere un costo accessibile. Vogliamo intensificare l’opera di convincimento verso gli over 60 non vaccinati”, prosegue.

“Non riesco a capire, se il vaccino ormai è largamente diffuso, se il green pass funziona, non capisco a che serva lo stato di emergenza. – ecco la stoccata finale – Delle due l’una. O la strada che stiamo seguendo per combattere l’epidemia è buona. E allora lo stato di emergenza ormai deve finire. Tutti i provvedimenti possono essere presi senza bisogno di esso. Ci sono i decreti legge. Ricordo che l’altra volta non siamo andati a votare perché il presidente della Repubblica ha detto che eravamo in stato di emergenza. Non vorrei che venisse prorogato, in maniera inutile, semplicemente per creare le precondizioni perché in Italia non si voti”, questo il suo grave sospetto.

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