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Fratelli Bianchi, il tweet di Sansonetti: “Li hanno separati, lo Stato feroce come loro”

Che Piero Sansonetti sia un garantista convinto è cosa nota da anni. Stavolta però il direttore del quotidiano Il Riformista si lascia forse prendere troppo la mano. Il caso è quello dei fratelli Bianchi, Marco e Gabriele, appena condannati all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, avvenuto a Colleferro nel settembre del 2020. I giudici di Frosinone con la loro sentenza hanno anche stabilito che i due dovranno scontare le rispettive pene in due carceri separate. Una decisione che manda su tutte le furie Sansonetti, anche se il giornalista si confonde, visto che Marco Bianchi è da tempo rinchiuso nel carcere di Viterbo, mentre Gabriele si trova a Rebibbia.

Piero Sansonetti sui fratelli Bianchi

“Hanno separato i fratelli Bianchi, dopo l’ergastolo. Non si vedranno mai più. Lo Stato si comporta con loro con la stessa ferocia con la quale loro si sono comportati con Willy. A me non piace questa cosa. Non trovo che sia civiltà”. È questo il cinguettio postato da Piero Sansonetti che sta facendo tanto discutere, visto che la “ferocia” dei fratelli Bianchi contro Willy viene paragonata niente di meno che a quella, presunta, dello Stato italiano.

Per protestare contro l’iniziativa di Piero Sansonetti qualcuno pubblica le descrizione delle condizioni in cui fu trovato il corpo di Willy, fatta davanti ai giudici dal medico legale Saverio Potenza. “Willy è stato colpito alle spalle, almeno da un colpo che ha danneggiato polmoni e cuore. – dichiara il medico – C’è una lesione importante compatibile con dei traumi posteriori. Sei lesioni al volto all’altezza degli zigomi”.

“Segni che sono stati lasciati in momenti e da traumi diversi, compatibili con dei pugni. – prosegue Potenza – Almeno quattro pugni diversi. Il quadro clinico è stato peggiorato da un colpo, probabilmente un calcio. Si tratta di un trauma ‘a fascia’ che ha danneggiato polmoni e cuore proveniente dalla zona posteriore del corpo. Sia la lesione ai polmoni che quella alla carotide possono averne causato la morte. Il cuore ha smesso di battere per un’insufficienza cardiocircolatoria. Abbiamo trovato segni di traumi contusivi anche alla milza, al diaframma e al fegato”, conclude.