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“Illecito famigliare”: si allarga lo scandalo che coinvolge i parenti di Soumahoro

I vertici delle cooperative gestite dalla suocera, dal cognato e dalla moglie del deputato autosospeso di Alleanza Veri-Sinistra, Aboubakar Soumahoro, si attribuivano maxi-stipendi mensili, fino a 4400 euro, mentre alle persone accolte nei loro centri mancavano cibo, vestiti e acqua e ai loro dipendenti non venivano garantiti stipendi regolari.

Aboubakar Soumahoro e la moglie, Liliane Murekatete

È quanto emerge dall’inchiesta della procura di Latina, nell’ambito dell’inchiesta sulle cooperativa Karibu e delle altre gestite dal gruppo famigliare vicino a Soumahoro, che ha portato al sequestro di 146 mila euro da parte della Guardia di Finanza.

Oltre alle accuse di malversamento degli stipendi sono state anche accertate l’evasione di iva e imposta sui redditi delle società per almeno quattro esercizi, dal 2015 al 2019.

Liliane Murekatete

Oltre alla coop Karibu, il Ministero delle imprese ha chiesto lo scioglimento anche delle collegate, Consorzio Aid e Jambo Africa.

Gli inquirenti considerano queste realtà come “schermi fittizi per l’esecuzione di un illecito meccanismo fraudolento a gestione famigliare”.

Nel periodo sul quale indaga la procura, per il presidente del Consorzio Aid era previsto uno stipendio di 4400 euro. Il ruolo è stato ricoperto fino al 2017 dalla suocera di Soumahoro, Maria Therese Mukamitsindo, indagata, e fino al 2020 dal cognato del deputato, Michel Rukundo, anche lui iscritto nel registro degli indagati.

Dal 2020, nel ruolo di presidente è subentrata la cognata del presidente della Lega Braccianti, Aline Mutesi, non indagata, il cui stipendio è di 4 mila euro, dunque lievemente ritoccato, ma da quell’annualità si è deciso di concedere uno stipendio di 1400 a uno dei consiglieri del Consorzio, l’ex presidente Rukundo, a sua volta membro del Cda di Karibu, insieme all’indagata Liliane Murekatete, moglie di Soumahoro, e alla presidente Mukatsimindo.

Nell’indagine rientrano anche un secondo cognato del parlamentare, Richard Mutangana, tra i firmatari dell’approvazione del bilancio di Karibu insieme alla ex moglie: entrambi risultano beneficiari di alcuni bonifici verso il Ruanda sui quali si sono rivolte le attenzioni degli inquirenti, insieme a stipendi nei confronti dei due che ammontano a più di 64 mila euro.

Dal Comune di Roma, la coop aveva ricevuto diverse centinaia di migliaia di euro, 345 mila sono nel 2016, per progetti di internazionalizzazione e per progetti finalizzati anche all’iscrizione della coop nel registro delle Ong.

La procura si sta dunque districando in una complessa serie di indagini che delineano numerose ipotesi di reato.