Vai al contenuto

Ilva, le accuse M5S alla Lega: “Hanno investito 300 mila euro in ArcelorMittal”

Conti ancora aperti tra ex alleati di governo, con il Movimento Cinque Stelle all’attacco della Lega di Salvini accusata di conflitto d’interessi sul caso dell’ex Ilva di Taranto e l’abbandono del colosso dell’acciaio, Arcelor Mittal: “Perché la Lega di Salvini ha investito 300 mila euro in obbligazioni di Arcelor Mittal? Salvini, come al solito, piuttosto che rispondere preferisce scappare”.

L’attacco è arrivato in Commissione Attività alla Camera, dove i pentastellati non hanno risparmiato attacchi vibranti al Carroccio: “Secondo diversi organi di stampa, il suo partito avrebbe investito soldi pubblici, cioè soldi di tutti i cittadini, non solo su obbligazioni Arcelor Mittal, ma anche su alcune delle più famose banche e multinazionali mondiali. Ma il loro motto non era prima gli italiani?”.E ancora: “Sarà forse per questo che la Lega, invece di prendersela con la multinazionale franco-indiana che ha minacciato di andarsene e lasciare a casa oltre 10 mila persone, si è scagliata contro il Governo? Questo è il momento di riunire le forze per difendere la sovranità dell’Italia, tutelare la nostra economia, i lavoratori e i cittadini di Taranto. Ma viene da chiedersi: non c’è forse un macroscopico conflitto d’interessi per un partito che è in Parlamento e che dovrebbe tutelare gli interessi degli italiani?”.Sul tema è tornato anche Di Maio attraverso Facebook: “La posizione di Salvini è una resa dei conti senza condizioni. Tra un po’ gli portano anche la scorzetta di limone. Senza contare che la multinazionale ha già detto che lo scudo non c’entra e che comunque loro lasceranno per strada 5 mila persone. Siamo arrivati al paradosso che la multinazionale fa leva sui sovranisti per piegare la volontà dello Stato. In questi giorni ci sarà da far rispettare la sovranità dello Stato. E non lo potranno fare i camerieri delle multinazionali travestiti da sovranisti”.

È tornato a casa Alvin, strappato dall’Italia per combattere con l’Isis