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Migranti, i “porti chiusi” di Salvini esistono solo sui social: altri 300 sbarchi in pochi giorni

Altro che porti chiusi e navi bloccate. L’immigrazione continua, lenta e silenziosa. Ma il vicepremier parla solo delle notizie che gli fanno comodo. Qualcosa si muove, infatti, nelle rotte dei migranti del Mediterraneo centrale: 38 persone che si trovavano a bordo di un barcone sono approdati nel pomeriggio di domenica a Lampedusa grazie all’ausilio della Guardia Costiera italiana che ha prestato loro soccorso. Dalla fine di maggio a oggi sono poco meno di 200 gli stranieri che sono riusciti a compiere la traversata dalla Libia raggiungendo le coste siciliane.

Mntre altri 113 sono giunti sulle coste della Calabria durante il fine settimane su due diverse imbarcazioni a vela. Oltre 300, nello stesso periodo hanno invece trovato assistenza a Malta. Si tratta sempre di sbarchi di piccoli gruppi, mai superiori alle cento persone che segnano comunque un “risveglio” dopo mesi di quiete quasi assoluta: l’estate è del resto il periodo in cui si intensificano le partenze dalle coste africane.

Sono 38 i migranti arrivati domenica a Lampedusa, spiega in un tweet Mediterranean Hope, il programma per rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. Si tratta 20 uomini, 17 donne e una bambina. Costa d’avorio, Guinea e Tunisia i paesi di origine, Libia quello di partenza. Alcuni di loro erano disidratati.

In particolare una donna versava in cattive condizioni di salute. La motovedetta italiana li ha avvistati quando ormai erano a poche miglia dall’isola siciliana. Sabato altre 21 persone erano riuscite a sbarcare a Lampedusa mentre poche more prima 62 migranti erano stati soccorsi in alto mare dalla nave appoggio italiana Asso 25 e trasferiti a Pozzallo.

Tra il 3 e il 4 giugno si erano registrati tre sbarchi sempre a Lampedusa per un totale di 34 persone e lo stesso tragitto era stato portato a termine il 29 maggio da 38 persone. Nello stesso arco di tempo uno stillicidio di arrivi aveva avuto come meta l’isola di Malta. Le associazioni umanitarie hanno lanciato ripetuti allarmi sulla ripresa delle traversate; in questi giorni nessuna nave delle Ong si trova nella zona solitamente solcata dai barconi. A chi percorre la rotta centrale del Mediterraneo centrale vanno aggiunti coloro che raggiungono l’Italia lungo quella che collega la Turchia e la Calabria.

Anche da est la frequenza degli arrivi è cresciuta con due sbarchi nel giro di 48 ore. Ai 60 arrivati ieri a Roccella Jonica dopo essere stati intercettati a bordo di una barca a vela da due unità navali della Guardia di finanza, una del Roan di Vibo Valentia e l’altra del Gruppo aeronavale di Taranto, se ne sono aggiunti oggi altri 53. Continuano dunque gli «sbarchi fantasma» sulle nostre coste. Il rischio è che l’afflusso incontrollato di migranti, con l’arrivo dell’estate ed il miglioramento delle condizioni meteomarine, possa accentuarsi sempre più.

 

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