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Rincari di inizio anno: Imu e Tasi, il rischio stangata in tanti Comuni. Le cifre degli aumenti in arrivo

Un inizio 2019 che rischia di far male, con la stangata dei Comuni su Imu e Tasi in agguato. Uno scenario tratteggiato dal Sole 24 Ore, che scrive di uno “slancio fiscale ce potrà scatenarsi soprattutto nei Comuni piccoli e medi, e in particolare al Nord”. Il rischio è quello di aumenti nell’80% delle realtà locali, una gatta da pelare soprattutto per la Lega che rischia di trovarsi a fare i conti con lo scontento di alcuni di quegli stessi enti ai quali strizza l’occhio in questi giorni con promesse e corteggiamenti. 

Il conto della manovra economica varata dal governo gialloverde prevede per i sindaci un salasso di 1,3 miliardi di euro. Una situazione che pone tra l’altro molte amministrazioni in una situazione molto delicata: impossibile infatti accelerare troppo sui rincari senza esporsi a dei seri rischi a livello politico, visto che l’anno prossimo si andrà al voto in più di 3mila Comuni.Le case tornano comunque nel mirino. Mentre il mercato immobiliare fa i conti con un calo dei prezzi (-3,7 per cento), gli immobili vengono ulteriormente tassati. A rischiare una vera e propria stangata sono soprattutto i proprietari delle seconde case. Ma dove si abbatterà la “tempesta fiscale”? Come spiega ilSole 24 Ore, a finire nella morsa dei rincari potrebbero essere tutti i contribuenti che hanno una casa in Comuni medio-piccoli del Nord.
Proprio in quelle zone molti enti locali hanno dovuto mettere un freno alle imposte dopo il blocco del 2016. Adesso potrebbero nuovamente alzare l’asticella delle aliquote e dunque dare il via ad una stangata sul mattone. Al Sud invece la musica cambia. Con le risorse ridotte di fatto nei Comuni delle regioni meridionali le aliquote sono già al massimo. Stesso discorso per i grandi centri dove i contribuenti già pagano profumatamente le imposte sugli immobili.

Imu e Tasi: arriva la stangata per gli italiani. E il 2019 non si promette niente di buono…