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Ingroia nella bufera. “Il Covid? Creato dalla ‘ndrangheta”. Ecco la sua tesi

Di tesi assurde sul Covid da gennaio a oggi ne abbiamo sentite tante. Da Soros a Bill Gates, passando per le solite scie chimiche e il nuovo ordine mondiale. Poi c’è il 5G della Cina, i poteri di Big Pharma, i vaccini. Mancano solo gli alieni, ma vedrete che di qui a breve qualcuno li tirerà di nuovo fuori. In Italia, però, intanto è emersa una nuova tesi che st facendo molto discutere, soprattutto sui social. E a pronunciarla è stata nientepopodimeno che Antonio Ingroia. Durante un suo intervento nelle trasmissione web di Klaus Davi, l’ex magistrato e avvocato ha dichiarato che “è probabile che a provocare questa pandemia mondiale siano state le organizzazioni criminali di stampo mafioso”.

Ha specificato Ingroia: “Se fosse vero che questa pandemia non è stata casuale ma è stata determinata, penso proprio che sia possibile che le mafie italiane e quindi la ‘Ndrangheta abbiano avuto un ruolo. I capi della mafia italiana siedono al tavolo mondiale delle mafie internazionali, quindi di quella cinese, per cui, sia pure in modo indiretto, non si può escludere che la ‘Ndrangheta abbia avuto un ruolo all’origine di questo virus, seppure indiretto”, ha detto ancora Ingroia nel corso della trasmissione “Klaus condicio”.

Per Ingroia, del resto, i vantaggi per le cosche sono evidenti: “Imporre il lockdown – sostiene l’ex pubblico ministero antimafia – aiuta le mafie e non è detto che sia un aiuto involontario. Magari un domani scopriremo che non è stato un atto involontario per chi lo impone. Dal lockdown mafia e ‘ndrangheta traggono oggettivi benefici prestando soldi, rilevando aziende in difficoltà. Per loro è un aiuto perché li rende protagonisti dal punto di vista finanziario”.

Per l’ex magistrato, inoltre, la mafia siciliana sta vivendo un momento di difficoltà estrema: “Cosa Nostra non ha più una struttura piramidale per effetto del lavoro della magistratura. Oggi c’è un direttorio che sta facendo un’opera di sopravvivenza. La mafia siciliana fa la ruota di scorta rispetto all’organizzazione criminale più potente, che è la ‘ndrangheta calabrese. Chi c’è al vertice? Matteo Messina Denaro è soprattutto un’icona mediatica. Un Capo dei capi non c’è più”.

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